Allarme sicurezza dopo lo stupro nel parking di via Carrel ad Aosta

Allarme sicurezza dopo lo stupro nel parking di via Carrel ad Aosta
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E’ stato convalidato martedì 12 ottobre dal Gip del Tribunale l’arresto di Ali Raza, 25 anni, e Usama Mazhar, 23 anni, entrambi di origini pakistane, finiti in manette, nella serata di sabato 10, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un 13enne valdostano. Il giudice Paolo De Paola ha inoltre deciso che entrambi restino in cella. Gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La Procura ha richiesto un incidente probatorio per acquisire la testimonianza della vittima affinché non debba ripeterla a processo e rivivere il trauma subito.

I fatti risalgono a venerdì 8 ottobre. Nella ricostruzione della Squadra Mobile della Questura, alla quale sono affidate le indagini, i 2 sotto accusa hanno trascorso il pomeriggio con la vittima e altri amici, nella zona tra piazza Manzetti, i giardini “Lussu” e il terminal dei bus di via Carrel bevendo birra e chiacchierando. Verso sera, gli amici del ragazzo - che deve ancora compiere 14 anni - sono tornati a casa, mentre lui è rimasto in compagnia dei 2.

Hanno consumato una pizza, quindi hanno raggiunto la toilette dell’autostazione, dove la violenza si sarebbe consumata. E’ in quella zona che una donna, di passaggio, li vede e telefona al 112. Sul posto interviene una Volante della Polizia. Gli agenti trovano solo il 13enne e lo accompagnano al Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Visitato e dimesso, l’adolescente viene sentito la mattina seguente, in audizione protetta, con il supporto di uno psicologo. Il 13enne racconta di aver bevuto alcolici in compagnia e di essersi allontanato volontariamente con i 2 giovani pakistani. Fornisce delle descrizioni sommarie e gli uomini della Sezione “Reati contro la persona” si mettono alla loro ricerca. Visionano le telecamere della zona, che li hanno inquadrati mentre passeggiano con il ragazzino. Li i rintracciano e, coordinandosi con il sosituto procuratore di turno Manlio D’Ambrosi, viene emesso il fermo di Polizia giudiziaria nei loro confronti. Il quadro indiziario a carico dei 2 pakistani include non solo le immagini delle telecamere di videosorveglianza, ma anche un filmato della violenza memorizzato sul cellulare di uno degli arrestati.

A difendere Ali Raza, richiedente asilo, e Usama Mazhar, l’altro titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, sono gli avvocati Andrea Noro e Adele Murino. L’accusa contestata è la violenza sessuale di gruppo, aggravata dall’età della vittima e dalle modalità dell’abuso.

La Lega: «Una situazione da

affrontare prima che sia tardi»
Dopo lo stupro del minorenne, in una nota, la Lega Vallée d’Aoste evidenzia che «I fatti si sono svolti nella zona tra piazza Manzetti e via Carrel» e che sono mesi che la Lega Vallée d’Aoste «Denuncia lo stato di degrado di quella zona, attraverso comunicati stampa ma anche attraverso iniziative presentate in Consiglio regionale e in Consiglio comunale ad Aosta. Non è possibile che, nonostante i continui appelli a fare qualcosa prima che la situazione degeneri, la nostra città sia diventata teatro di fatti così gravi». Ecco perché la Lega Vallée d’Aoste torna quindi a chiedere «Che ci sia un rafforzamento dei controlli nella zona e che si prendano tutte le misure necessarie per affrontare una situazione che troppe forze politiche non vogliono vedere e continuano a non voler affrontare seriamente».Controlli notturni affidati

alle guardie giurate
Nel parcheggio di via Carrel, gestito dal 2006 dall’Azienda pubblici servizi - la partecipata al 100 per cento dal Comune di Aosta - è presente una cassa aperta dalle 7.30 alle 19, dal lunedì al venerdì (in alternativa ci sono le casse automatiche). Durante le ore notturne, spiegano dall’Aps, i controlli sono affidati a un servizio di vigilanza le cui guardie giurate tra le 22 e le 6, in orari casuali, accedono alla struttura sia in automobile sia a piedi per verificare che sia tutto a posto. In particolare vengono controllate le toilettes al primo piano interrato - le uniche presenti nella struttura - dove spesso si rifugiano dei senzatetto per trascorrere la notte che vengono allontanati. Questi casi, salvo emergenze per cui vi è un dipendente reperibile, vengono segnalati all’Aps il giorno seguente. Nella struttura è poi presente una rete di videosorveglianza costituita da una quarantina di telecamere che esternamente riprendono la rampa di ingresso al parking e internamente gli androni degli ascensori e i settori di corsia utilizzati dai veicoli. Immagini che, come da normativa dulla privacy, vengono cancellate dopo 24 ore e che possono essere visionate solo dall’autorità giudiziaria, come è accaduto nel caso dello stupro del minorenne.

Peraltro, proprio per migliorare la sicurezza della struttura, su richiesta del sindaco Gianni Nuti nei giorni scorsi l’Aps ha provveduto a illuminare maggiormente il perimetro del parcheggio di via Carrel, a chiudere la parte retrostante attraverso la posa di 2 cancelli in ferro e di una rete metallica e a posizionare 6 nuovi punti luce anche sulla parte più esterna in corrispondenza delle mura romane. Il tutto a favore dei cittadini e con il chiaro intento di disincentivare attività illecite nella zona, spesso favorite dall'oscurità.

«Potenziare illuminazione

e videosorveglianza»

Da tempo la Questura di Aosta insiste affinché non solo nella zona del parcheggio di via Carrel ma anche in altri punti critici della città, come lungo le mura romane di via Monte Solarolo o nella zona della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori”, vengano potenziati il sistema di videosorveglianza e l’illuminazione pubblica. «In particolare circa un mese fa è stato compiuto un sopralluogo al parcheggio di via Carrel - precisa il capo di Gabinetto della Questura Augusto Canini - e ora attendiamo indicazioni dalla Soprintendenza ai beni culturali per individuare l’intervento più idoneo a illuminare l’area tra l’autostazione e le retrostanti mura romane, per esempio una torre-faro o dei faretti interrati nell’area verde»

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