Alla vigilia dell’evento Aosta Pride Weeks l’omotransfobia divide la maggioranza

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L’evento Aosta Pride Weeks si terrà da martedì prossimo, 24 settembre, a venerdì 11 ottobre con 14 eventi tra spettacoli, mostre, laboratori e conferenze. A chiudere la manifestazione, sabato 12 ottobre, sarà la parata per le vie del capoluogo. Tra gli ospiti di questa edizione il conduttore e attore Fabio Canino, lo scrittore e attivista Luca Trapanese e Immanuel Casto, uno degli artisti queer più conosciuto in Italia. Il tema di questa edizione è il corpo, declinato in tutte le sue definizioni, ma anche come simbolo di unicità e rivendicazione. Sabato 12 ottobre la parata finale partirà da piazza della Repubblica ad Aosta alle 14.30, passando dal Quartiere Cogne per poi arrivare in piazza Chanoux per i discorsi conclusivi. Sul carro e ad animare la parata saranno presenti drag queen e performer di Latte Fresco, capitanati da Cristina Prenestina. Tra gli eventi, venerdì 27 alle 21, il Teatro Giacosa ospiterà “Fiesta”, un tributo a Raffaella Carrà e alle sue canzoni, scritta e interpretata da Fabio Canino.

Oltre al patrocinio del Comune di Aosta, che torna ad investire sugli eventi con un budget di 10mila euro, la manifestazione può vantare decine di partner, sponsor, e sostenitori. Tra i partner istituzionali anche la Consigliera di parità della Regione Valle d’Aosta, il Celva, l’Università della Valle d’Aosta, Film Commission Valle d’Aosta e il Sistema di Accoglienza Integrazione-Sai. Però mercoledì scorso, 18 settembre, in Consiglio comunale un ordine del giorno di Diego Foti di Pcp - quindi di maggioranza - che intendeva impegnare il presidente del Consiglio comunale a trasmettere al Governo regionale la volontà dell’assemblea cittadina di vedere al più presto approvata una norma valdostana contro l’omobitransfobia ha ottenuto il solo un voto: quello dello stesso Foti. Oltre a lui, su 24 presenti, 3 sono contrari, 18 si astengono e 2 non votano. Secondo l’assessora alle Politiche Sociali Clotilde Forcellati (pure lei del Pcp) «E’ una questione politica» e aggiunge: «Non possiamo dire noi alla Regione su cosa deve legiferare. Ma come Amministrazione comunale siamo tranquilli, anche perché in tema di diritto non ci siamo mai tirati indietro». Poi, riferendosi proprio all’Aosta Pride Weeks, conclude: «Abbiamo investito e investiamo in attività culturali».

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