All’Hotel Tantané di La Magdeleine i sapori tradizionali di una storia lunga cento anni

All’Hotel Tantané di La Magdeleine i sapori tradizionali di una storia lunga cento anni
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Risale al 1922 l’Hotel Tantané di La Magdeleine di Fabio Novallet, titolare con la sorella Lorena Novallet e la mamma Carla Vittaz, storica proprietaria insieme ai genitori Aline Dujany e Marino Vittaz. «La struttura ha ancora la sua prima insegna del 1922 nella saletta tv. - racconta Fabio Novallet - Una volta era un’hostellerie, utilizzata da chi transitava in zona e aveva necessità di ristorarsi». Dopo essere stato aperto e in parte ristrutturato da Aline e Marino, con l’arrivo della strada asfaltata a La Magdeleine nel 1962, l’edificio è stato ulteriormente riqualificato diventando hotel, bar, ristorante e rivendita di giornali e tabacchi. Erano gli anni del boom del turismo, anche grazie agli impianti di risalita. Dagli anni Sessanta ai Novanta La Magdeleine era una stazione sciistica di media importanza. Tanto che nel 1970 l’edificio è stato ampliato, arrivando così alle dimensioni attuali, con 15 camere e una capienza di 25 posti letto. «A seguito di una gestione infelice, siamo rientrati io, mia madre e mia sorella, che abbiamo ripreso e rilanciato l’attività nel 2007, - continua Fabio Novallet - in un momento in cui la situazione turistica di La Magdeleine era diventata via via più fragile, fino alla chiusura definitiva degli impianti nel 2014. Nel 2016 abbiamo aperto anche un negozio di alimentari per non lasciare un Comune di 100 abitanti completamente privo di questo servizio».

Il Ristorante Tantané è aperto tutto l’anno, a pranzo e a cena, anche ai non clienti dell’hotel, chiudendo solo a maggio e a novembre. Ha una sessantina di posti tra dentro e fuori, con un dehors con un bell’affaccio sul borgo storico, trovandosi in località Brengon. In cucina lavorano Carla Vittaz, insieme al cuoco Settimo Marielli. Lorena si occupa dell’hotel e della sala del ristorante, Fabio del bar e dell’edicola-tabacchi.

La proposta è quella tipica valdostana, con menu alla carta: tra gli antipasti sono presenti il carpaccio di cervo, lardo e castagne, i taglieri di affettati e formaggi locali, l’insalata di montagna con cavolo rosso, mocetta e Fontina; tra i primi, la zuppa alla valpellinentze, le tagliatelle al ragù di cinghiale, gli gnocchi al Bleu d’Aoste; tra i secondi, le polente con cervo o salsiccia, lo stinco di maiale, la rolata di coniglio, per la quale era famosa in paese Aline Dujani. Tra i dolci infine, preparati in casa, la torta di mele, la crema di Cogne e le crostate. E’ forte il legame con il territorio, a partire dalle materie prime. Quando la stagione lo consente, arrivano in tavola perfino i prodotti dell’orto a coltura biodinamica. Il miele è di Lo Dzet, le marmellate e il succo di mela de La Douce Vallée, le Fontine d’alpeggio di Dino Planaz e gli affettati della Maison Bertolin. La parte enologica è particolarmente curata da Fabio Novallet, prossimo a diventare sommelier: sono svariate le etichette, per l’80 per cento valdostane. Tra le birre, Les Bières du Grand Saint Bernard. Numerosi anche gli aperitivi, con ben 14 tipologie di spritz e diversi cocktail.

Per prenotare, telefonare al numero 0166 548423.

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