«All’attenzione dei ricercatori a livello internazionale»

«All’attenzione dei ricercatori a livello internazionale»
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La Giunta ha rinnovato il consiglio di amministrazione della Fondazione Emile Chanoux-Institut d’études fédéralistes et régionalistes. Nuovi consiglieri, per un quinquennio, saranno Marco Gheller (candidato alle ultime elezioni di Saint-Christophe e alle Europee, per la coalizione autonomista), Marta Lotto sociologa aostana, e Massimiliano Pegorari, assicuratore e già coordinatore del movimento politico Mouv’. Prendono il posto del docente Alessandro Celi (presidente uscente), di Paolo Gheda dell’Università della Valle d’Aosta e di Enrico Vettorato, ai quali si affiancavano i professori Nicolas Schmitt dell’Institut du Fédéralisme de Fribourg e Davide Gallo Lassere, attualmente al London University Institute di Parigi, nominati dal Centre International de Formation Européenne di Nizza, che per statuto indica due dei cinque componenti del vertice della Fondation e dal quale si stanno aspettando le nuove nomine.

In attesa della prima riunione del consiglio di amministrazione durante la quale verranno decisi gli incarichi, il presidente uscente Alessandro Celi (che non poteva più essere candidabile avendo già ricoperto la carica per dieci anni) traccia un bilancio del suo mandato: «Nel quinquennio scorso, la Fondation Chanoux ha operato su tre direttrici: stringere collaborazioni con università, fondazioni e altre agenzie di ricerca; aumentare le capacità di divulgazione, rivolte soprattutto alle Istituzioni scolastiche; approfondire le conoscenze relative a Emile Chanoux e al suo pensiero. - illustra Alessandro Celi (foto) - La prima direttrice ha implementato le competenze della Fondazione e portato la Valle d’Aosta all’attenzione di ricercatori a livello internazionale, ad esempio con la partecipazione al progetto TeLIMéP-Territorialité, Liminalité et Métropolisation dell’Université di Grenoble, le cui conclusioni sono riassunte nel volume “Montagne et liminalité”, presentato anche ad Aosta.

Inoltre, altri enti di ricerca hanno finanziato quattro volumi della collana “Cahiers”, mentre un quinto è in preparazione con l’Università della Valle d’Aosta.

Per la seconda direttrice, la Fondation ha organizzato con la Fondazione Courmayeur due cicli di incontri su “Lavorare e studiare in ambito francofono” e con la Fondazione Sapegno un’attività di alternanza scuola-lavoro che ha prodotto la trascrizione del diario di guerra del maestro Vincent Berguet, la successiva esposizione e un sito dedicato berguet.fondchanoux.org, oggi utilizzato per attività nelle scuole.

Per la terza, oltre ad avere reso disponibile online il fondo Voisin, relativo all’azione francese a sostegno dell’annessionismo nel 1945, si è predisposto per la pubblicazione il fondo Charrère, sull’associazionismo dei valdostani in Francia. Inoltre, sono stati esplorati fondi in archivi italiani, francesi e statunitensi, relativi alla storia della Valle d’Aosta nel ventesimo secolo.

Questi risultati sono il frutto dell’impegno di tutto il consiglio di amministrazione, - conclude Alessandro Celi - cui va il mio ringraziamento per il proficuo lavoro svolto insieme».

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