Alexandre Glarey e Francesco Rappazzo per l’abolizione della prova di francese
«E' la difesa della Costituzione la nostra stella polare insieme alla sua piena attuazione». Lo ha detto Alexandre Glarey, candidato al Senato per le politiche del 4 marzo, nel presentare il programma della lista Potere al popolo - che propone alla Camera Francesco Rappazzo - nella serata di martedì scorso, 6 febbraio, all’Espace Populaire di Aosta.
«Sull’autonomia c’è stato un gioco al massacro, - ha proseguito Alexandre Glarey - perché è stata usata come un’arma di distrazione di massa per dare sempre la colpa a Roma: noi difendiamo l’autonomia come sistema di governo che avvicini il cittadino alla cosa pubblica, non quella dei “notables”, stile Union. L’indipendenza della Valle d’Aosta è un falso mito, alcuni punti, come trasporti e scuola, vanno inseriti in un contesto più ampio, nazionale ed europeo»
Tra i punti del programma («perché la vita dei cittadini non si ferma a Carema» hanno sottolineato) vi è pure l'eliminazione progressiva della prova in lingua francese per l'accesso alle professioni, la separazione della carica di Presidente dalla Regione da quella di Prefetto della Repubblica, l'introduzione nella legge elettorale della doppia preferenza, la definizione di un accordo chiaro e stabile con lo Stato «per evitare la “politica del rubinetto” e l'indegno mercato delle vacche a ogni consultazione elettorale» ha aggiunto il candidato al Senato della Repubblica Alexandre Glarey.
Francesco Rappazzo ha parlato di eliminazione del ticket «perché noi paghiamo già per la sanità», di lavoro «le cui regole vanno cambiate», la scuola deve rimanere pubblica: «Non un euro deve essere dato alle scuole private», dichiara Francesco Rappazzo. «La scuola deve formare criticamente il cittadino, non puntare solo alle professionalità».
Potere al popolo propone la nazionalizzazione delle autostrade «contro i continui rincari» e dice no alla regionalizzazione «perché sarebbe un inganno. Sarebbe comunque una spa il cui obiettivo è il profitto».
Tra le altre cose si parla anche di diritti LGBT, con i candidati favorevoli ai matrimoni gay ed alle adozioni, di ambiente, con la necessità di incentivare la raccolta differenziata e ridurre gli imballaggi, e di pace e disarmo, con Alexandre Glarey che sottolinea come le spese militari siano in costante aumento e rappresentino l’1,4 per cento del pil italiano.
«Non abbiamo i mezzi che hanno i nostri avversari», conclude Alexandre Glarey, «ma abbiamo entusiasmo e la certezza che questo sia il programma giusto per cambiare e per recuperare chi non vota e i delusi della sinistra».