Alessia Démé si dimette anche dal Savt École Botta e risposta con i vertici del sindacato
Dopo aver rassegnato nel maggio scorso le dimissioni da segretaria del Savt, Alessia Demé ha deciso di lasciare - con decorrenza da domenica 1° dicembre - anche la guida del Savt École. E con lei lascia l’intero direttivo del comparto scuola che in una lettera indirizzata al segretario generale Claudio Albertinelli esprime «la propria solidarietà alla segretaria dimissionaria riconoscendone le qualità umane e la professionalità dimostrate durante i 15 anni della sua attività sindacale».
Da lunedì 2 dicembre Alessia Demé tornerà a lavorare nella scuola dell’infanzia. Nei giorni scorsi aveva parlato di una proposta, da parte dell’attuale gruppo dirigente del sindacato guidato da Claudio Albertinelli, di formare un grande gruppo fra funzione pubblica, scuola e sanità: proposta che non l’avrebbe trova d’accordo.
Un altro nodo poi è la regionalizzazione del contratto della scuola, argomento rilanciato dalla nuova regia del Savt. «La nostra categoria è sfibrata da mille problemi, a partire dal precariato. Io che sono regionalista convinta certo che sono a favore della regionalizzazione, ma adesso non può essere una priorità» dice Alessia Démé (foto).
A un colpo di scena però ne segue un altro. Con una nota diffusa giovedì scorso, 28 novembre, la segreteria confederale del Savt - riunita mercoledì 27 - fa sapere di non accogliere le dimissioni dei membri del direttivo Savt École e di voler convocare i dimissionari «per comprendere meglio le ragioni della loro scelta e, se possibile, fornire i chiarimenti utili a fugare tutti i dubbi».
Intanto l’attività della categoria Savt École «continua a essere normalmente garantita dalla struttura operativa in attesa dell’elezione del nuovo segretario di categoria».
Poi la «stoccata» ad Alessia Démé: «Per sua stessa dichiarazione ha deliberatamente disertato le riunioni della segreteria confederale, dove potevano essere discusse e risolte eventuali divergenze di opinioni» stigmatizzando «il comportamento adottato dalla signora Démé, che negli ultimi mesi si è rivelato improduttivo e non rispettoso dell’immagine e della storia del Savt».
In merito alla regionalizzazione del contratto scuola: «Non abbiamo fatto altro che garantire continuità con le linee storiche consolidate nel tempo in materia, nel rispetto dello Statuto del sindacato. Ciò premesso la segreteria confederale, nella maniera più assoluta, non ritiene che la regionalizzazione possa costituire un argomento di dissenso politico all’interno del Savt» negando inoltre di volere accorpare il settore scuola alla categoria del pubblico impiego.
«Improduttiva? - si limita a replicare Alessia Démé - E’ vero, non ho partecipato alle riunioni della segreteria confederale, ma perchè mi ero dimessa. Nel frattempo, ho lavorato per la scuola, prendendo parte a una quindicina di assemblee. Questo non conta?».