Alessandro Gal, una vita dedicata a ridare il futuro ai piccoli malati

Alessandro Gal aveva l’inossidabile determinazione delle persone che sanno di essere dalla parte giusta, con lo sguardo limpido che ha solo chi ha deciso di lottare per il bene aiutando le persone più fragili. Se ne è andato a 82 anni, lasciando un vuoto immenso e un ricordo indelebile in centinaia di bambini - che erano malati e sono ancora vivi grazie a lui - e nei loro genitori, per i quali è stato un vero proprio angelo. Già, perché è impossibile parlare di Alessandro Gal senza ricordare la sua “creatura”, ovvero l’Associazione Ana Moise nata nel 1998 che prese il nome da una bimba romena di 2 anni salvata da una grave forma di leucemia. Fu la prima di tanti altri. In tutti questi anni, infatti, l'associazione ha accolto oltre 400 bambini che non potevano essere curati nei loro paesi, provenienti all'inizio per la maggior parte dalla Romania e poi da Kosovo, Albania, Russia, Filippine, Malawi, Zimbabwe, Senegal, Nigeria, Etiopia, Kurdistan, Colombia e Tunisia. Nel novembre del 2004 è stata costituita legalmente la Onlus - accreditata all'Istituto Gaslini di Genova - e da quel momento il numero dei casi seguiti è aumentato in modo esponenziale, diventando un esempio di solidarietà.

Altruismo e anche grandi capacità imprenditoriali sono i binari su cui ha corso la vita di Alessandro Gal. Originario di Montjovet, dove era nato il 22 luglio 1938, dopo il diploma di maestro aveva insegnato per qualche anno. La svolta, però, giunse nel 1965 quando in via Xavier de Maistre ad Aosta, di fronte al Teatro Giacosa, Alessandro Gal, con il fratello Attilio - classe 1936 - iniziò a vendere automobili usate. Nel 1968 l’attività dei fratelli Gal divenne una concessionaria Innocenti che nel 1973 si trasferì in via Monte Emilius davanti all’attuale Comando della Polizia Locale. Nella nuova sede, che aveva gli spazi espositivi al piano terra e l’officina nell’interrato, oltre al marchio Innocenti venivano proposti i mezzi Land Rover. I fratelli Gal si erano divisi i compiti: Attilio si occupava dei rapporti con i clienti nonché degli aspetti amministrativi e burocratici mentre Alessandro gestiva la vendita dei fuoristrada, il magazzino e l’autofficina. Nel 1984 il cambio di passo con un altro trasloco, questa volta a Saint-Christophe, nei locali ora occupati dal Euronics. In quegli anni era probabilmente la più bella concessionaria della Valle d’Aosta, con ampie vetrate che la rendevano particolarmente luminosa e con il salone, il magazzino e l’autofficina sullo stesso piano. Oltre ai titolari vi lavoravano 2 segretarie, 4 meccanici e 1 magazziniere. I veicoli che si potevano acquistare erano i fuoristrada Land Rover e le automobili Rover ma, con il passare del tempo, anche quelli di altre marche, come per esempio Fiat, Mitsubishi e Toyota. Nel 2005, raggiunta l’età pensionabile, i fratelli Gal si ritirarono dall’attività.

Negli anni successivi Alessandro Gal, socio del Panathlon Club Valle d'Aosta - 1958, si dedicò attivamente a iniziative di solidarietà, dividendosi tra la casa in via Monte Emilius ad Aosta e quella di famiglia a Barmachande di Montjovet - dove curava l’orto e la campagna - nella quale trascorreva le estati con la moglie Gemma Leveque, originaria di Brusson, dalla quale ha avuto i figli Michel, nato il 4 marzo 1969, ed Elena, venuta alla luce il 2 febbraio 1972.

A strapparlo all’affetto dei suoi cari è stato il Coronavirus. Contratta la malattia, era stato trasferito prima alla microcomunità di Variney a Gignod e poi, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni, all’Ospedale regionale “Umberto Parini” dove è mancato venerdì 16 aprile. I funerali sono stati celebrati lunedì 19 nella chiesa di Montjovet dal parroco Alessandro Cavallo con don Aldo Armellin e il cognato don Giuseppe Leveque. Lascia la moglie Gemma, i figli Michel e Elena, gli amati nipoti Margherita e Tommaso Gal e Bianca Damarco oltre al fratello Attilio.