Alessandro Celi nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione “Necessario affrontare subito il problema del concorso per dirigenti”

Alessandro Celi nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione “Necessario affrontare subito il problema del concorso per dirigenti”
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«E’ indispensabile ripensare le relazioni con Roma e affrontare subito il problema del concorso per dirigenti». Sono le prime dichiarazioni di Alessandro Celi che - in seguito alla ratifica delle elezioni dei rappresentanti del personale della scuola nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione - rappresenterà la Valle d'Aosta nel supremo organo collegiale della scuola in Italia, a decorrere dal 1° settembre 2024.

«Desidero ringraziare quante e quanti hanno votato la lista Rinnovare insieme la Scuola dell’Autonomia - Rénover ensemble l’école de l’autonomie in quanto il risultato ottenuto è indiscutibile. - dice il neo eletto - La lista ha raccolto 694 voti, pari al 41,8% del totale, e il mio nome ben 465 preferenze, a fronte di 421 voti complessivi per la lista seconda classificata». La proclamazione degli eletti costituisce l’ultimo atto di una procedura elettorale che ha visto lo Snals-Confsal della Valle d’Aosta e il Savt alleati sulla base di un progetto che non limita il proprio orizzonte alla scadenza elettorale, ma intende costituire la base di una più vasta azione sindacale, che consenta di migliorare le relazioni con Roma, soprattutto per quanto riguarda le scadenze che interessano direttamente la Scuola della regione. «A settembre metà delle Istituzioni scolastiche della Regione saranno prive di dirigenti titolari perché la data della prova scritta del concorso per dirigenti, già bandito, non è stata ancora decisa a livello nazionale e pertanto non ci saranno vincitori in grado di assumere il ruolo all’inizio dell’anno scolastico. - commenta ancora Alessandro Celi a nome sia dello Snals che del Savt - Questo fatto ostacolerà oggettivamente il lavoro del personale e inciderà negativamente sulla qualità del servizio, a meno che la Sovrintendenza non provveda ad effettuare le nomine in corso d’anno, cosa che auspichiamo vivamente, come già avvenuto in occasione di alcuni concorsi a cattedra del passato. Analogamente, l’aggiornamento delle Graduatorie per le supplenze dipende da parametri nazionali, comunicati solo al momento di pubblicazione delle relative ordinanze, causando inevitabili ritardi da parte dell’Amministrazione scolastica regionale. Occorre modificare questa situazione e, nel mio nuovo ruolo, mi impegno a contribuire a tale cambiamento, che l’introduzione dell’autonomia differenziata rende quanto mai urgente».

La “bacchettata” della Cisl: “I consiglieri non hanno poteri decisionali”

«Nel formulare i nostri migliori auguri di buon lavoro al professor Celi, eletto come rappresentante valdostano, ci permettiamo di ricordare, affinché il rappresentante valdostano abbia chiaro quale sia il suo ruolo per il buon funzionamento della nostra scuola, che gli eletti del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione non hanno potere legislativo e decisionale, né tantomeno sono eletti in veste di consiglieri politici». Lo scrive in una nota Alessia Démé di Cisl Scuola Valle d’Aosta. «Ora che la campagna elettorale è terminata, lasciandosi indietro strascichi polemici, a Cisl Scuola Valle d'Aosta preme fare chiarezza a tutela dei lavoratori della scuola e, di conseguenza, dell'intera comunità educante. - prosegue Alesssia Démé - Il Consiglio superiore della pubblica istruzione garantisce rappresentanza e partecipazione a livello centrale alle diverse componenti della scuola. Esprime pareri facoltativi esclusivamente sugli indirizzi in materia di definizione delle politiche del personale della scuola, sulle direttive del Ministro e sugli obiettivi, indirizzi e standard del sistema di istruzione e, infine, sull'organizzazione generale dell’istruzione. Quindi, è del tutto improbabile (oseremmo dire impossibile) che all'interno del CSPI i componenti elettivi possano stabilire con che modalità e tempistiche emanare le ordinanze sul rinnovo delle graduatorie oppure dettare le linee sulle tempistiche dei concorsi né tantomeno riformare gli Ordinamenti scolastici nazionali e regionali. Il potere legislativo resta in capo agli organismi previsti dalla nostra Costituzione e dal nostro Statuto di Autonomia. Tale compito è deputato al Parlamento italiano, al Governo nazionale, al nostro Consiglio ed al nostro governo nazionale».

«Sull’autonomia differenziata - conclude Alessia Démé - come CislScuola vogliamo ricordare che il nostro sindacato di categoria ha firmato un appello (rimasto nei fatti inascoltato) insieme a Flc Cgil, Snals E Uil per dire “No all’autonomia differenziata nella scuola”. Un conto sono, infatti, le prerogative statutarie previste per le Regione a Statuto speciale, un conto è l'autonomia differenziata, in particolare in materia di istruzione e sanità. Come sostiene la nostra Segretaria generale Ivana Barbacci: “Il diritto allo studio non può essere a geometria o geografia variabile: a tutti vanno date pari opportunità”».

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