Alda Felesini: sarta, catechista e donna di grande generosità
La generosità, incondizionata e gratuita, ha caratterizzato la vita di Alda Bee. E la stessa generosità ha ricevuto in cambio dalla sua famiglia, dal marito Alfredo Felesini e dai figli Claudia e Adriano che l’hanno assistita con amore nei lunghi anni della malattia, standole accanto fino al momento in cui è spirata a 78 anni nel pomeriggio di lunedì scorso, 31 maggio, nella sua casa di via Amilcare Crétier, a Verrès. A lungo - insieme al marito, con cui ha sempre formato una coppia unita e affiatata - è stata uno dei motori delle attività parrocchiali, svolgendo il ruolo di catechista per trentacinque anni e non facendo mai mancare il proprio apporto all’interno del consiglio pastorale.
Era nata il 26 dicembre del 1942 e già a quindici anni aveva trovato impiego al cotonificio Brambilla, dove ha lavorato fino alla chiusura della fabbrica nel 1972. Forte e determinata, ha poi frequentato i corsi regionali di taglio e cucito e in seguito, per tre anni, si è specializzata in un atelier torinese diventando una sarta molto apprezzata. Precisa e instancabile, confezionava tende, vestiti e anche abiti da sposa e costumi di Carnevale. Il 22 aprile del 1965 si era sposata con Alfredo Felesini, il compagno di tutta la sua vita. Concreta e altruista, generosa del proprio tempo, si faceva in quattro per aiutare le persone in difficoltà, ma sempre con discrezione, perché il bene si fa in silenzio. Amava la montagna e spesso, per distrarsi dalle tante ore di lavoro alla macchina da cucire, condivideva lunghe passeggiate con il marito Alfredo e con pochi amici, tra cui il parroco di allora don Carlo Caputi.
I suoi funerali sono stati celebrati nella mattinata di giovedì scorso, 3 giugno, a Verrès. Lascia il marito Alfredo, i figli Claudia - impiegata di banca alla San Paolo e vice campionessa del mondo di danze standard - e Adriano - dipendente della Rav - e il nipote Dario.