Albergo Miravalle, l’ex proprietaria Hilde Farcoz: «Era parte della mia vita»
«Quando passo per quella strada mi giro dall’altra parte, non voglio guardare. Troppi ricordi». Hide Farcoz era la proprietaria dell’ex Hotel Miravalle a Porossan che in questi giorni è stato demolito. Al suo posto sarà realizzato un complesso residenziale di ultima generazione. La fine dei lavori è prevista nella seconda metà del 2022. Hilde Farcoz lo ha venduto una decina di anni fa. «Nessun pentimento - assicura - e il progetto del nuovo edificio è molto bello. L’albergo Miravalle, però, è stato sicuramente una parte integrante della mia vita. Inizialmente, negli anni Cinquanta, era una cantina, un bar. Stiamo parlando di un luogo dove le persone si ritrovavano per fare quattro chiacchiere e per una merenda sinoira. Fu comunque uno dei primi locali ad avere la televisione. E ciò risultò essere un’ulteriore attrazione per tanti clienti». Poi venne aperta una sala da ballo dove si sono susseguite le esibizioni di molti musicisti e di un’orchestra che accompagnavano dal vivo le serate danzanti. «Sulle pareti - ricorda Hilde Farcoz - erano gli affreschi del compianto Franco Balan che all’epoca non era ancora un affermato artista e grafico». Alla struttura originaria si aggiunsero 6 camere che con il passare del tempo divennero 35. Dopo l’ampliamento degli anni Ottanta, il Miravalle ha vissuto un’altra svolta, diventando la sede della Scuola Alberghiera, all’epoca una delle poche in Italia a regime convittuale ed a ciclo settimanale, prima del trasferimento a Châtillon. «Successivamente io e mi mamma, Emma Ferrari, - prosegue Hilde Farcoz - riprendemmo a gestire l’albergo. Ero attentissima a tutti i dettagli e pretendevo molto dal personale. Mi chiamavano la “tigressa” ma non mi risparmiavo e lavoravo sodo assieme ai miei dipendenti. Come loro indossavo la divisa blu e i mocassini dello stesso colore. Ero una fanatica della pulizia e lavavo personalmente i bagni. Non mi fermavo finché le fughe delle piastrelle non erano bianchissime. La fama del nostro hotel varcò ben presto i confini regionali, tanto che un giornalista della rivista “Oggi” fece un servizio su di noi, il che accrebbe ulteriormente la nostra notorietà». Hilde Farcoz aggiunge che «Ancora adesso ex dipendenti e clienti mi scrivono e mi telefonano. Il tempo è passato ma non ha cancellato stima, amicizia e rispetto. Devo dire che per me tutto ciò è una grande soddisfazione. D’altro canto curavo il Miravalle con una dedizione tale che qualcuno mi disse che sembrava più un museo che un albergo. Ero fissata con i quadri e nella sala ristorante avevo messo una culla antica con bambole d’epoca, oltre a dei tappeti persiani». Anni a cui è legato pure il ricordo di un barboncino a cui Hilde Farcoz era affezionatissima. «Si chiamava Axel - rammenta Hilde Farcoz - ed è mancato 3 anni fa all’età di 19 anni. Gli avevo messo una bandana leopardata e così lo riconoscevano tutti quando da Porossan scendeva ad Aosta. Poi saliva sull’autobus in piazza Arco d’Augusto e l’autista me lo riportava a casa». Quindi, 10 anni fa, la decisione di vendere determinata da gravi motivi contingenti: problemi di salute per Hilde Farcoz e la scomparsa di sua madre Emma. «Non me la sono sentita di andare avanti. - confessa Hilde Farcoz - Meglio così, anche se il Miravalle resterà sempre nel mio cuore».