Al via la raccolta delle mele: “Leggero anticipo ma l’annata è salva”

Al via la raccolta delle mele: “Leggero anticipo ma l’annata è salva”
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Nella zona compresa tra Saint-Pierre, Aymavilles e Gressan, è iniziata la raccolta delle mele. In anticipo di qualche giorno sulla tabella di marcia degli anni passati, la prima nei giorni scorsi è stata la varietà Gala, seguita dalla Renetta. Ma a causa della siccità di quest’anno, quanto ha sofferto il settore della frutticoltura e quanto in anticipo si fa la raccolta delle mele?

«E’ stata anticipata di una decina di giorni - spiega il presidente della Cofruits di Saint-Pierre Renzo Bionaz - con tempi che ci riportano con la memoria al 2003 di cui ricordiamo l’estate con il caldo record. La Gala è stata la prima qualità a essere raccolta, mentre da giovedì scorso stiamo raccogliendo la Renetta. Abbiamo avuto qualche problema legato alla siccità e alla grandine sulla zona alta di Saint-Pierre, ma, posso dire che non è stata e non è tuttora una brutta stagione. Con i problemi che ci sono stati, parlo per noi della cooperativa Cofruits, sarebbe potuta andare molto peggio. Quest’anno raccoglieremo intorno ai 17mila quintali di mele, quindi abbiamo aumentato la produzione rispetto al 2021 quando i quintali sono stati 12mila. Nel giro di 3 anni sono stati messi a dimora 5 ettari di frutteto a Saint-Pierre e a Gressan e qualcosa anche a Aymavilles».

La raccolta delle mele per l’azienda agricola Bisson di Gressan è iniziata lunedì scorso, 22 agosto. «La Gala è la prima varietà che si raccoglie - dice Luciano Bisson - ma un anticipo di 5 giorni non si può considerare una vera raccolta anticipata. Il vero problema di questa stagione è stata la siccità che ci ha creato molte difficoltà per l’irrigazione dei frutteti. Da questo punto di vista, non sono né la qualità né la quantità ad avere sofferto più di tanto, ma è il nostro lavoro che ne ha pagato maggiormente le spese. I costi sono raddoppiati per via della necessità di andare a cercare l’acqua per bagnare, senza contare il tempo impiegato per farlo. Questa estate siccitosa però ci porta degli insegnamenti, tra tutti quello di comprendere che anche noi frutticoltori dobbiamo impegnarci per fare nuovi investimenti e realizzare piccole opere automatizzate per andare a prendere l’acqua dove c’è per bagnare e perdere meno ore di lavoro».

Sempre a Gressan, Ivo Viérin titolare dell’azienda agricola Saint-Grat di Gressan, parla di 10 giorni canonici per la raccolta delle mele. Quindi «parlare di anticipo sulla raccolta non ha molto senso. Bisogna, invece, dire che ci sono stati davvero tanti problemi di approvvigionamento di acqua. Se parliamo di clima, in questo momento siamo un po’ in difficoltà. In una giornata troppo calda la pianta non lavora. Possiamo parlare di qualità o di quantità ma, oltre il maggiore impegno lavorativo per noi frutticoltori, il risultato non è lo stesso: è appena sufficiente, per niente soddisfacente. Le mele soffrono. Anche la frutta si ustiona! Il vero disastro è questo».

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