Al via il Summit Grand Continent Evento con i leader internazionali

Al via il Summit Grand Continent Evento con i leader internazionali
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Le Grand Continent lancia ufficialmente la prima edizione del suo evento annuale: il Summit Grand Continent. Questo nuovo formato, unico nel suo genere, organizzato in Valle d’Aosta grazie ad un partenariato con la Regione Valle, è destinato a diventare un luogo di scambio irrinunciabile per esponenti in campo strategico, politico e intellettuale d’Europa e del mondo.

Durante 3 giorni, 130 personalità di alto livello, di oltre 30 nazioni.

I lavori cominceranno lunedì 18 dicembre in Valle d’Aosta attraverso conferenze, seminari ed altri spazi di scambio multilingue, multilivello, e interdisciplinari. Culmineranno mercoledì 20 dicembre sulla Skyway a 3.466 metri d'altitudine di fronte alla cima più alta del continente.

In vista delle elezioni europee che si terranno fra sei mesi, l’Unione è chiamata ad affrontare tre profonde trasformazioni: la transizione geopolitica; la transizione ecologica; la transizione digitale. Dall’allargamento alle relazioni con il Sud, dalla forza della letteratura attraverso il Premio letterario Grand Continent al futuro Green Deal o all’intelligenza artificiale, si propone quindi di riflettere su alcuni temi fondanti.

Da Siviglia a Varsavia, da Parigi a Tallinn, passando per Bruxelles, Napoli e Berlino, nello scenario politico, strategico e intellettuale contemporaneo, si costruisce una piattaforma inedita per affrontare la questione dell’organizzazione del continente.

Fra i principali partner scientifici, l’iniziativa può annoverare l'Istituto europeo dell’Università Columbia, l’École normale supérieure, la LUISS, l’Istituto Europeo di Firenze, Sciences Po Paris.

Le Grand Continent è una rivista fondata nel maggio 2019 a Parigi, diventata in meno di tre anni la principale piattaforma di dibattito politico, strategico e intellettuale di respiro europeo. Scritta in diverse lingue e concepita a partire da diverse vedute, la rivista anima la discussione sull’intero continente.

Organismo indipendente, il Groupe d’études géopolitiques è un centro di ricerca innovativo ed editore scientifico presso l’École normale supérieure. Fondato nel 2017 e riconosciuto come d’interesse generale, il GEG si è affermato in pochi anni come un punto di riferimento nel dibattito strategico, politico e intellettuale su scala continentale. Il GEG edita la rivista le Grand Continent.

Ospiti d’eccezione

La prima edizione del Sommet Grand Continent è stata presentata nel pomeriggio di lunedì scorso, 11 dicembre, a Parigi, nella sede della rivista di geopolitica, e ad Aosta, al Palazzo regionale. Il summit avrà ospiti internazionali, grazie all'alto patronato del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il patrocinio del Parlamento europeo, del Servizio europeo per l'azione esterna e dell'Unesco.

Da lunedì 18 a mercoledì 20, tra il Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent e la funivia del Monte Bianco Skyway di Courmayeur si terranno sessioni aperte e riservate su temi che vanno dal futuro del clima alla geopolitica, dall'Ucraina al futuro dell'Unione europea, in vista delle elezioni europee della prossima primavera.

Tra gli ospiti sono annunciati la prima ministra dell'Estonia Kaja Kallas, l'alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza il portoghese Josep Borrell, l'ex presidente del Consiglio dei ministri italiano e già presidente della Commissione europea Romano Prodi, l'ex presidente del Consiglio italiano Enrico Letta, gli ex ministri francesi Michel Barnier (al quale verrà consegnata l’onorificenza di Ami de la Vallée d’Aoste) e Hervé Gaymard presidente del dipartimento della Savoia.

Davos, Valle d’Aosta Una «Davos dell'Unione europea». Così l'assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri definisce la prima edizione del Sommet Grand Continent.

L'idea è di «creare un nuovo format annuale» che «permetta alle personalità di incontrarsi e di confrontarsi», spiega il valdostano Gilles Gressani, originario di Villeneuve, direttore della rivista. La scelta è ricaduta sulla Valle d'Aosta perché «la socializzazione ci interessa molto in questo format» e la nostra regione «è un luogo magnifico che permette di creare questo aspetto di comunità che pensa l'Europa di domani».

Per il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, si tratta di un'occasione per «introdurre la Valle d'Aosta nel contesto europeo».

E, augurandosi che l'appuntamento diventi annuale, aggiunge: «Le 130 personalità potranno darci la visibilità che meritiamo come 'petite patrie' che non ha al momento l'occasione di esprimersi all'interno dell'Europa. È un'occasione per valorizzare la nostra attitudine montana, le nostre vette che sono le più alte d'Europa, ma anche il modo di vivere in montagna e di socializzare».

Sarà anche «un momento per valorizzare il Trattato del Quirinale che mette in relazione la Francia e l'Italia», conclude il presidente Renzo Testolin.

Tra i vari panel proposti, l'assessore Luciano Caveri parteciperà a quello dedicato all'integrazione alpina nell'Europa di domani, con, tra gli altri, Michel Barnier, già ministro degli Esteri del governo francese, e Hervé Gaymard. Sarà «un momento importante per fare il punto della situazione delle Alpi a poche ore dall'anniversario della dichiarazione di Chivasso», dice Luciano Caveri.

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