Al Salone del Libro la riproduzione della cella di Marco Sorbara
5 minuti in cella per sperimentare la vita in carcere. Ecco la sfida che quotidiano di informazione politica e giudiziaria Il Dubbio lancia al Salone del Libro di Torino, inaugurato giovedì scorso, 18 maggio. Quindi fino a domani, domenica 21 maggio, tutti i visitatori avranno la possibilità di provare la “detenzione” nello stand T138 del Padiglione Oval allestito dal giornale e dal Consiglio nazionale forense, al cui interno è stata riprodotta una vera e propria cella. Uno spazio angusto, con tutte le limitazioni e le condizioni di vita tipiche di un ambiente penitenziario. Ad accompagnare i visitatori sarà una guida speciale: Marco Sorbara, ex assessore comunale di Aosta e consigliere regionale, che ha trascorso 909 giorni in custodia cautelare da innocente con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito del processo Geenna su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta. Nell’area allestita nel Salone del Libro di Torino, perciò, i “detenuti per un giorno” subiranno una perquisizione, e saranno invitati a indossare abiti utilizzati in carcere. «Quella riprodotta al Salone del Libro di Torino su mie indicazioni è proprio la cella nel carcere di Biella dove ero recluso senza aver commesso nessun reato. - racconta Marco Sorbara - L’obiettivo principale dell’esperienza è promuovere la consapevolezza e stimolare il dibattito pubblico sulla necessità di riformare il sistema carcerario». Marco Sorbara aggiunge: «L’obiettivo è di far capire che ciò che è capitato a me potrebbe succedere a chiunque. Sono stupito del silenzio assordante della politica valdostana su un tema così attuale e scottante: dopo che è stata riconosciuta la mia totale estraneità ai fatti che mi erano contestati, non c’è stata nessuna reazione degna di nota».