Al Salone del Libro di Torino nessuno stand della Regione

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Si annuncia un’edizione straordinaria, quella del Salone del Libro che ha aperto i battenti giovedì scorso, 14 ottobre, a Lingotto Fiere e che terminerà lunedì prossimo, 18 ottobre. La manifestazione, che nel 2020 era stata cancellata a causa dell’emergenza sanitaria, per la prima volta si svolge a ottobre, dato che abitualmente veniva organizzata a maggio. Tanti i motivi per cui verrà ricordata a lungo: è la prima in presenza nell’era della pandemia di Coronavirus e, in base alle nuove disposizioni governative, la capienza delle sale è stata aumentata e non è richiesto l’obbligo di prenotazione per partecipare agli eventi. La Regione Valle d’Aosta, però, non sarà presente con il suo tradizionale stand. Questo perché, aveva spiegato l’assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio Jean-Pierre Guichardaz rispondendo a un’interpellanza della Lega Vallée d’Aoste in Consiglio Valle, si è preferito non rischiare visto che l’adesione doveva essere data a giugno e allora non vi erano ancora certezze sulle modalità di svolgimento dell’evento torinese. Sempre l’assessore Jean-Pierre Guichardaz aveva poi assicurato che la partecipazione della Valle d’Aosta al Salone del Libro avverrà in occasione della prossima edizione, ovvero la 35esima che si terrà nel 2022. Una scelta che però a lasciato perplesso il mondo della piccola editoria locale, che nello stand allestito dalla Regione aveva un punto di riferimento e una vetrina per il mondo valdostano della cultura. A spiegarlo e Viviana Rosi di Edizioni END che non nasconde la sua amarezza. «La Regione ha deciso di non partecipare - commenta Viviana Rosi - però a noi non è stato comunicato nulla. È un peccato perché il Salone del Libro di Torino consente ai piccoli editori di farsi conoscere. Magari l’assessore Jean-Pierre Guichardaz non può farsi carico di tutto, ma di questi problemi dovrebbero almeno occuparsi gli uffici competenti. E poi questa è l’edizione della rinascita. Pertanto era un’occasione a mio avviso da non perdere, dato che è prevista un’affluenza di pubblico superiore a ogni aspettativa e con un numero di espositori maggiore di quelle precedenti. Ma nessuno si è preoccupato di fare qualcosa per non farsela sfuggire. Trovo poi debole la giustificazione che a giugno non si sapeva quale sarebbe stata la situazione attuale ed è per questo che la Regione ha preferito rinunciare. Non può essere usato come scusa quello che non ha impedito ad altri di partecipare. E oltretutto molte Biblioteche valdostane hanno organizzato visite al Salone del Libro. Insomma, mi sembrano decisioni contraddittorie. Non si è sfruttata l’opportunità di promuovere l’immagine culturale della Valle d’Aosta».

È invece presente con un proprio stand Ennio Junior Pedrini che ieri, venerdì 15, ha presentato il romanzo storico “L’Antica Fiamma” di Marianna Giglio Tos che ricostruisce la storia di Bianca Maria, contessa di Challand. Inoltre lunedì 18 ottobre, alle 15.30, nella Sala Argento si terrà la presentazione di “Quel filo che ci unisce. L’importanza di un padre” scritto da Alessandra Ferraro, caporedattrice della sede Rai di Aosta.

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