«Alé, ripartoma»: a Borgofranco un Carnevale spontaneo per ridare vita alla tradizione dopo la pandemia

«Alé, ripartoma»: a Borgofranco un Carnevale spontaneo per ridare vita alla tradizione dopo la pandemia
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«Alé, ripartoma»: la celebrazione del Carnevale è ripartita, in forma semi-ufficiale, a Borgofranco d’Ivrea. Lo spirito carnevalesco ha ripreso vita domenica scorsa, 27 febbraio, in una modalità apparentemente "muta" ma pronta a "scoppiare" nelle vie, le strade, ai Balmetti. Al suono di Pifferi e Tamburi, le tre Socie di Borgo, Olmetto e Cascine si sono ritrovate per i pranzi, le prime due nei saloni d’appartenenza, la terza al Ristorante Al Burnel di Nomaglio, tutti rispettando scrupolosamente le regole anti Covid. Nel pomeriggio, la popolazione del paese si è spontaneamente recata ai Balmetti, dove i proprietari avevano aperto alcune della cantine naturali a ridosso della montagna, offrendo i loro prodotti e l’allegria della musica. Alla fattoria didattica “Arca di Noah”, in regione Tostre, si sono rivisti gruppi di Aranceri con due carri, che hanno simulato una battaglia delle arance in forma ridotta ma sempre molto suggestiva. Sempre dall’area verde sono poi partiti gruppi a cavallo per fare il giro del paese. «Gli abitanti di Borgofranco sono molto tradizionalisti - sottolinea il sindaco Fausto Francisca - e proprio per mantenere viva la tradizione, dopo due anni di divieti a causa della pandemia, hanno voluto festeggiare a modo loro il Carnevale. Io stesso ho portato di nuovo il Basco Rosso e la sciarpa, sono passato sotto il Ciuchè, per ricordare che la vita riprende il suo corso, e il Carnevale anche». All’insegna del fare ritrovare e rivivere il vecchio spirito carnevalesco, i bambini sono stati protagonisti, ospiti nel salone del Borgo con alcuni clown-dottori dell’associazione “Nasi per caso”. I Pifferi, nei giorni scorsi, prima “clandestinamente”, poi ufficialmente, avevano avvisato tutti che il Carnevale era ancora vivo e vegeto, radunandosi ogni gruppo per conto proprio e sfilando per le vie. Borgofranco è quindi ripartito, ha fatto rivivere nuovamente la "veja tradision", un segnale importante per tutto il territorio circostante.

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