Al Col d’Arlaz riscritta la storia dello tsan Per Denis Perrin è il 12esimo successo

Al Col d’Arlaz riscritta la storia dello tsan Per Denis Perrin è il 12esimo successo
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La data del 26 giugno 2022 rimarrà per sempre nella storia dello tsan, visto che sarà impossibile dimenticare quanto accaduto domenica scorsa al Col d’Arlaz dove sono stati polverizzati tutti i record della paletoù. Merito, oltre che delle condizioni meteorologiche favorevoli, delle straordinarie abilità dei protagonisti scesi in campo, che hanno offerto prestazioni eccezionali tanto da rendere indimenticabili la 30esima paletoù individuale maschile e l’11esima femminile.

Iniziamo dal primato più longevo: gli strabilianti 437 metri con 3 tiri realizzati da Paolo “Pippo” Mortara del Nus nel 1987 sui campi di Les Iles a Brissogne, ebbene 35 anni dopo il record è caduto per ben 2 volte a distanza di pochi minuti. Il primo a riuscirci, nei 16esimi contro Christian Perron, è stato Denis Perrin del Chambave che con i parziali di 138, 153 e 155 è salito a 446 metri. Una mezz’oretta più tardi, negli ottavi, Manuel Brunod del Châtillon mentre affrontava Micael Machet, bravo con 382, ha saputo eguagliare il punteggio di Perrin con 133, 162 (la nuova paletoù più lunga che si ricordi) e 151. Inoltre, nell’arco della giornata per 10 ben volte si sono registrate paletoù sopra i 150 metri con il picco di 162 - appunto - di Brunod e 6 serie hanno valicato la soglia dei 400: 2 volte ciascuno Manuel Brunod (446 e 422) e Denis Perrin (446 e 415), quindi Axel Navillod del Verrayes (406) e Simone Ducly del Châtillon (402).

Grandi prestazioni che si sono verificate pure a livello femminile, con Denise Brunod del Fenus, ma residente a Valtournenche, che a 264 ha migliorato il record femminile di 238 stabilito lo scorso anno da Sara Ducly del Pollein e con Karen Fosson che ha ottenuto 100 metri in una singola battuta, seconda donna a riuscirci dopo Sylvie Pecchenini che fece 101 nel 2021.

Il numeroso pubblico presente al colle ha così potuto ammirare uno spettacolo eccellente e le tantissime emozioni hanno trasformato una normale domenica di giugno in una giornata storica. Alle qualificazioni del mattino hanno partecipato 40 giocatori al maschile con miglior punteggio di 358 per Matteo Ganis del Saint-Anselme, mentre al femminile solo 7 erano le iscritte con leader Ambra Fosson del Saint-Anselme a 227 metri. Nel pomeriggio, a partire dalle 14, è iniziata la fase ad eliminazione diretta con Denis Perrin che ha primeggiato tra gli uomini sconfiggendo in finale, in una sfida tra fuoriclasse, il vincitore della scorsa edizione Manuel Brunod per 391 a 268: il giocatore del Chambave con questo trionfo ha dimostrato di essere il miglior interprete di tutti i tempi di questa fase del gioco visto ha collezionato 12 successi, rispetto ai 3 di Remy Peaquin, fuori già ai 16esimi domenica, e Paolo Mortara. Terzo Didier Colombin del Verrayes che in semifinale ha perso 282 a 381 da Perrin e poi si è imposto 346 a 317 sull’ottimo Simone Ducly, sconfitto nel turno precedente 267 a 365 da Brunod. Dal quinto all’ottavo posto si sono piazzati Matteo Messelod del Brisma (superato 391 a 422 da Brunod), Erik Marquis del Verrayes (sconfitto 179 a 270 da Ducly, Michel Isabellon del Saint-Vincent (arresosi 284 a 318 a Colombin) e Xavier Almici del Saint-Vincent, che nonostante una splendida performance (391) nulla ha potuto contro un Perrin stellare da 415.

Tra le donne Karen Fosson ha vinto per la prima volta in carriera, avendo la meglio 253 a 186 su Denise Brunod. Dopo uno spettacolare derby in famiglia Isabelle Grosjacques del Saint-Anselme, sconfitta in precedenza 89 a 177 dalla Brunod, ha regolato 245 a 170 la sorella Sylvie, out in semifinale 166 a 247 contro la Fosson. Nei quarti erano uscite di scena Sylvie Pecchenini del Saint-Anselme (173 a 203 da Isabelle Grosjacques), Nathalie Yeuillaz del Saint-Vincent (137 a 264 da Denise Brunod), Arianna Minuzzo del Brisma (69 a 229 da Sylvie Grosjacques) e l’ex detentrice di titolo e record Sara Ducly, eliminata per 69 a 192 da Karen Fosson.

Remy Peaquin, Samuel Gens

e Michel Viérin

si prendono il “Grand Prix”

L’antipasto della paletoù di domenica è stato il “Grand Prix” organizzato sabato dalla sezione di Challand-Saint- Anselme e tornato sui campi del Col d’Arlaz dopo 2 anni di stop. La gara che premia il “boquet” al maschile ha visto imporsi Remy Peaquin, Samuel Gens e Michel Viérin del Montjovet che in finale hanno superato i locali Alberto Gaspard, André Rolland e Christian Duroux, con a completare il podio di giornata Matteo Messelod, Davide Minuzzo e Thierry Rosset del Brisma. Nella categoria femminile-juniores trionfo per Sara Ducly, Carole Perrier e Céline Petey del Pollein abili a superare nell’atto decisivo le padrone di casa Sylvie Pecchenini, Isabelle Grosjacques e Sylvie Grosjacques, con terzi gli juniores del Chambave Diego Muscarà, Emil Foudon e Luca D’Amico.

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