Al Bar Ristorante La Rencontre di Allein polenta, crespelle, zuppe e bourguignonne

Ha cambiato nome e gestione da circa un anno il Café de la Place di Allein, in località Le Plan de Clavel. Ad aggiudicarsi il bando del Comune sono state le sorelle Céline e Meri Pelliccioni, di 22 e 21 anni, che si occupano rispettivamente del bar e della cucina. Ora il locale si chiama La Rencontre, un nome che - precisa Céline Pelliccioni - è «ideale per sottolineare come il bar di un paese diventi il punto di incontro e il fulcro delle relazioni sociali». Ha 2 sale interne, una con il bar da una trentina di posti e la seconda al piano inferiore per eventi; possiede inoltre un piccolo déhors sul davanti con alcuni tavolini e una terrazza sul retro.

«Abbiamo deciso di partecipare al bando dopo aver lavorato per un anno in un ristorante pizzeria sempre in zona e perché siamo cresciute nel settore, avendo i nostri genitori, Marco Pelliccioni e Jeannette Rosset, un agriturismo di proprietà (Les Chariots a Excenex di Aosta ndr). - racconta Céline Pelliccioni - Pur avendo un po’ di esperienza, gestire un proprio locale è molto impegnativo».

A pranzo il menu è fisso e prevede un primo, un secondo e un contorno, più il dolce. Per le cene su prenotazione, Meri può preparare una serie di antipasti, tra cui tomini, vitello tonnato, insalata con gamberetti, cuore di palma e avocado, spiedini di frutta con affettati dell’azienda La Jolie Vallée; tra i primi, pasta o gnocchi con Bleu d’Aoste o ragù e ravioli con sugo d’arrosto, piatti tipici quali polente, zuppe e crespelle alla valdostana; tra i secondi, filetto al pepe verde con patate al forno o fagiolini e arrosto, con l’utilizzo di carni valdostane. Per i dolci si spazia dal tiramisù al semifreddo al pane nero, menta e amaretto, fino alle crostate e alle torte di mele o al cioccolato preparate in casa. E’ possibile prenotare piatti speciali su richiesta, come la raclette o la bourguignonne.

L’attenzione al territorio si riflette anche nei vini e nelle birre. Tra i primi, compaiono il Gamay e la Petite Arvine della Cave des Onze Communes, il Torrette de L’Atoueyo, il Merci e Le Rêve di Mathieu Bétemps, il Muscat di Chambave de La Vrille. Ai vini locali si affiancano quelli piemontesi, oltre alle birre con Les Bières du Grand Saint Bernard e, sempre in bottiglia, la Beck’s e la Dreher; alla spina la bionda Vikingen e la rossa Wieze.

Il giorno di chiusura è il lunedì, tranne a giugno, luglio e agosto, quando è aperto sette giorni su sette, dalle 7.30 alle 22. E’ sempre operativo a mezzogiorno accogliendo anche gli operai, mentre la sera solo su prenotazione telefonando al 340 4932902 o al 347 5529576.