Aiuti anti crisi: pronta la nuova maxi manovra Misure per 100 milioni, a fine mese il via libera

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«Misure di sostegno all’economia regionale». Il nuovo «bazooka» di aiuti anti Covid della Regione è pronto. Ieri, venerdì 14 maggio, la bozza del disegno di legge è stata illustrata ai sindacati e alla Chambre dai rappresentanti di tutte le forze presenti in Consiglio Valle che hanno lavorato alle misure, maggioranza e opposizione. Una nuova maxi manovra - dopo quella dello scorso mese di luglio - da 100 milioni di euro: 80 della Regione e 20 dello Stato, «inglobati» nelle misure disegnate da Place Deffeyes. Il cuore del provvedimento - che si conta di portare all’approvazione del Consiglio Valle nella seduta dell’ultima settimana di maggio - è l’articolo 2, quello dei ristori veri e propri, «caricato» con 45 milioni di euro. Si tratta del bonus ai titolari di partita Iva, contributo una tantum a fondo perduto «In conseguenza delle perdite di reddito derivanti dalla riduzione o dalla limitazione delle attività conseguenti al perdurare dell’emergenza epidemiologica». I contributi saranno concessi a domanda, da presentare entro il 30 settembre 2021, a condizione che «L’operatore economico richiedente abbia registrato una riduzione del volume d’affari almeno peri al 30 per cento per i mesi dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021, rapportata al valore del volume d’affari del medesimo periodo degli anni 2019 e 2020». Per le aziende attive dal 1° gennaio 2020, il contributo è concesso senza dover dimostrare una riduzione del volume d’affari e senza ulteriori condizioni, a eccezione dell’essere attivi al 23 marzo 2021 e al momento della presentazione della domanda.

Gli scaglioni: contributo di 2.000 euro per gli operatori economici il cui volume d’affari complessivo di riferimento è compreso tra 10.000 e 35.000 euro all’anno; 3.500 euro per volume d’affari tra 35.001 e 65.000 euro; 6.000 euro per volume d’affari tra 65.001 e 200mila euro; 10mila euro per volume d’affari tra 200.001 e 400.000 euro; 15.000 euro per volume d’affari tra 400.001 e 1 milione di euro; 20.000 euro per volume d’affari tra 1.000.001 e 5 milioni di euro e infine contributo di 25.000 euro se si ha un volume d’affari compreso tra 5.000.001 e 10 milioni di euro. Gli importi dei contributi sono incrementati rispettivamente del 50 e dell’80 per cento se la riduzione del volume d’affari è compresa tra il 50 e l’80 per cento o se è superiore all’80 per cento. A copertura di questa misura vi sono 25 milioni della Regione e 20 milioni provenienti dal decreto legge Sostegni Bis dello Stato.

Contributi per il settore agricolo: 1.500 euro con produzione standard tra 10.000 e 35.000 euro, 3.000 euro per produzione standard tra 35.001 e 65.000 euro e 4.500 euro con produzione standard superiore a 65.000 euro. Tornano i contributi destinati alle imprese di somministrazione e ricettive per l’acquisto di materie prime agricole provenienti da aziende regionali, di prodotti trasformati ottenuti dalle materie prime agricole valdostane e di prodotti agroalimentari di origine locale.

Sono previsti inoltre i contributi una tantum a fondo perduto a parziale copertura dei costi per investimenti in beni strumentali o in opere, anche provvisionali, di adeguamento degli spazi funzionali all’esercizio dell’impresa, sostenuti dal 1° giugno 2021 al 29 ottobre 2021.

Un capitolo a parte è dedicato alle disposizioni per il sostegno alle politiche del lavoro, al quale sono destinati 19 milioni di euro.

Giovedì scorso, 13 maggio, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge di modifica della norma regionale 5 del 2021 sulla sospensione della quota capitale delle rate di mutui agevolati previsti da leggi regionali a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese. Il provvedimento estende la platea di coloro che hanno diritto alla sospensione. «Stiamo lavorando - ha dichiarato l’assessore alle Finanze Carlo Marzi - ad una legge dedicata alle posizioni a credito deteriorato con rate impagate, escluse dalla moratoria, per dare possibilità a Finaosta, nel pieno rispetto dei vincoli che deve rispettare come soggetto vigilato da Banca d'Italia, di proporre un piano di rientro e moratoria ad ogni singola attività o privato titolari di una pratica di credito deteriorato che, ahimè, sono in difficoltà: è necessario in un momento tanto difficile».

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