Aiuti alla monticazione: già liquidati quasi 2 milioni

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Nel corso del mese di dicembre sono state liquidate 429 domande del cosiddetto “premio alla monticazione”, per oltre 1 milione 750mila euro. Si tratta di circa il 60 per cento del totale delle richieste presentate. Entro la fine di gennaio - fanno sapere dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura - ne sarà liquidata un’altra “fetta” importante, tra le 120 e le 150, per concludere con le ultime nel mese di febbraio.

Si sta così concretizzando per il primo anno il sostegno che la Regione, dopo una lunga negoziazione, è riuscita ad ottenere nella primavera del 2020 dall’Unione europea.

Per la campagna 2020 la dotazione finanziaria disponibile ammonta complessivamente a 3 milioni di euro. Le aziende che hanno fatto domanda di aiuto sono state 720 per oltre 13.600 capi.

L’elaborazione dei dati per la determinazione dei premi è stata possibile solo a conclusione del periodo di monticazione. Da allora, gli uffici dell’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali sono impegnati in un complesso lavoro di verifica, particolarmente macchinoso a causa dell’organizzazione del settore zootecnico in Valle d’Aosta, caratterizzato da affide invernali e estive e da numerose compravendite. Gli uffici hanno quindi verificato oltre 33.000 movimentazioni, intervenendo a volte con un’interpretazione puntuale delle singole casistiche, per riuscire a non penalizzare quelle aziende che a una prima analisi rischiavano di non ricevere gli aiuti. Non tutte le domande presentate sono però ammissibili, in quanto alcune aziende risultano non essere in possesso dei requisiti previsti. Il più delle volte perché sono state richieste a premio anche delle bovine non produttive o perché le bovine sono state monticate su pascoli non produttivi.

I requisiti di ammissibilità richiesti dalla Commissione europea prevedono un periodo minimo di monticazioni di almeno 60 giorni, un carico massimo di 1 Uba per ettaro di superficie alpeggiabile e il fatto che la bovina sia produttiva. La metodologia di lavoro è stata condivisa con l’Arev.

Per quanto riguarda nel dettaglio il tipo di aiuto, le aziende di fondovalle possono fruire di un contributo pari a 250 euro a capo per ciascuna bovina in lattazione ceduta in affida estiva o di 200 euro se le bovine sono gestite direttamente in un alpeggio di proprietà o di terzi.

«Gli aiuti alla monticazione sono un importante riconoscimento alla pratica dell’alpeggio nella nostra regione, un risultato ottenuto dopo un lavoro di negoziazione con la Commissione europea durato 10 mesi e che dimostra che l’agricoltura di montagna deve essere sostenuta e incoraggiata. - osserva l’assessore regionale all’Agricoltura Davide Sapinet - Il loro valore ha tanti significati: il mantenimento di una tradizione, il ruolo di conservazione e tutela del territorio di montagna, la produzione della Fontina d’alpeggio e in questo momento è anche un contributo per tentare di frenare la tendenza che si è manifestata negli ultimi anni, con la progressiva diminuzione dei capi in lattazione portati in alpeggio». «Il 2020 ha rappresentato il primo anno di applicazione di questo regime di aiuti e gli uffici stanno realizzando un grande lavoro. - prosegue Davide Sapinet - La volontà è ammettere più aziende possibili e ciò presuppone a volte un controllo quasi individuale di ogni pratica. Desidero ringraziare i funzionari coinvolti per la dedizione e l’impegno. Crediamo sia nostro dovere fare tutto ciò che è possibile per sostenere il settore agricolo valdostano, tanto più in un momento di grave crisi come quello attuale. Stiamo ora anche valutando la possibilità di introdurre una misura di sostegno destinata alle aziende che pur non rientrando nell’aiuto alla monticazione hanno una gestione aziendale in linea con i principi di questa misura».

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