Agostino Tamagno, il maresciallo degli alpini a cui il destino negò la vetta dell’Everest Agostino
Ad Agostino Tamagno il destino aveva riservato una delle prove più difficili da accettare: quella di arrivare a un passo dal realizzare il sogno di una vita senza riuscirci. Infatti il maresciallo Tamagno aveva fatto parte nel 1973 della prima spedizione militare italiana sull’Everest, organizzata dall’allora Scuola Militare Alpina di Aosta - che si era conquistata la fama di Università della montagna - su iniziativa dell’esploratore e alpinista Guido Monzino. La spedizione prevedeva esclusivamente rappresentanti di Forze e Corpi Armati per la parte alpinistica, mentre veniva affidata ai civili l’impianto ed il funzionamento di un laboratorio scientifico di alta quota. Un’impresa colossale: con 10 voli furono spedite 110 tonnellate di materiale a Kathmandu. Il personale selezionato era quello migliore e per Agostino Tamagno, che aveva già scalato il Monte Bianco e il Cervino, il Tetto del Mondo era la meta più ambita. Però non riuscì a conquistare la vetta, certamente non per demerito suo. Infatti dovette fermarsi pochi metri sotto perché fu il capo spedizione che decise chi avrebbe raggiunto la cima. E fu così che il sogno di Agostino Tamagno, che era nella terza cordata con Roberto Stella e Fausto Lorenzi, svanì e tornò a fare l’istruttore alpinista. Un ruolo che interpretò al meglio e lo rese leggendario. D’altro canto, per lui, nato a Vinadio, in provincia di Cuneo, il 13 giugno 1929, la montagna era lo scopo della sua esistenza. Quando indossò la divisa riuscì a esprimere al meglio la sua passione, diventando ben preso uno degli elementi di punta dell’allora Smalp insieme all’inseparabile amico, maresciallo come lui, Virginio Epis, a sua volta tra i selezionati per la spedizione sull’Everest. Quella di Agostino Tamagno è stata una vita spesa bene e coronata dall’amore per la moglie Luciana Lanaro che lo ha sostenuto in ogni sua scelta. Una volta in congedo, Agostino Tamagno è rimasto ad Aosta dove abitava con la consorte in Regione Chabloz ma trascorreva le estati nella casa che possedeva a Vinadio. La sua forte fibra - nel 2021 è stato uno dei primi anziani aostani a vaccinarsi - ha ceduto all’età di 92 anni sabato scorso, 15 gennaio, all’Ospedale regionale “Umberto Parini”, dove era ricoverato a causa di uno scompenso cardiaco. I funerali del maresciallo maggiore degli alpini Agostino Tamagno sono stati celebrati martedì 18 nella chiesa del suo paese natale e alle esequie ha partecipato una rappresentanza del Centro addestramento alpino. Oltre alla moglie Luciana Lanaro lascia il fratello Enrico.