Agli arresti domiciliari il barista accusato di tentato omicidio

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Stefano Corgnier, 43 anni, di Aosta, arrestato per tentato omicidio nella notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, dopo una lite finita a coltellate nel Bar Crazy Fox, in via Torre del Lebbroso di fronte alla Biblioteca regionale “Bruno Salvadori”, di cui è titolare, è stato scarcerato.

Infatti, su istanza del suo difensore, l'avvocato Giuseppe Gallizzi, dopo oltre un mese di custodia cautelare nella Casa circondariale di Brissogne, il Giudice delle indagini preliminari gli ha concesso gli arresti domiciliari. Il fascicolo è affidato il sostituto procuratore Luca Ceccanti. In base alla ricostruzioni dei carabinieri, Stefano Corgnier, che non risulta avere precedenti, aveva colpito alla gola un conoscente con un coltello durante «Un’accesa discussione» nel suo locale nata «Per ragioni private».

Nelle prossime settimane è atteso l’esito della perizia medico legale disposta dalla Procura per accertare se il tipo di ferite - con prognosi di 10 giorni - riportate dalla presunta vittima subite siano compatibili con un’ipotesi di tentato omicidio o di lesioni personali aggravate. Stefano Corgnier, che nella colluttazione si era procurato ferite lacero contuse al braccio giudicate guaribili in 7 giorni, si era avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip. Nell'immediatezza dei fatti aveva detto però di essersi difeso da un’aggressione e che quel coltello non era suo. I militari, durante la perquisizione del locale, avevano trovato un «Coltello di genere proibito con una lama di oltre 20 centimetri nascosto in una cassetta dello scarico del bagno».

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