Affitti brevi, è stata approvata la legge: finalmente la Valle d’Aosta regolamenta

Affitti brevi, è stata approvata la legge: finalmente la Valle d’Aosta regolamenta
Pubblicato:
Aggiornato:

Una legge che regola un settore in cui fino ad oggi è "regnato il far west" e in modo "molto meno restrittivo" rispetto alla proposta della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Lo spiega in aula l'assessore regionale al Turismo Giulio Grosjacques, replicando alle critiche sollevate dalle opposizioni sulla legge sugli affitti turistici brevi, mercoledì scorso, 12 luglio, all'esame del Consiglio Valle. Il provvedimento, modificato in aula con alcuni emendamenti delle opposizioni e altri della Giunta, è stato approvato dal Consiglio regionale con 19 "sì" della maggioranza, i 14 "no" di Lega, Forza Italia e del consigliere Claudio Restano e le 2 astensioni del Progetto Civico Progressista.

La legge, che entrerà in vigore a partire da mercoledì 1° novembre, prende in considerazione i soggiorni in appartamento in affitto non superiori ai 30 giorni consecutivi. Stabilisce che il Comune, a seguito della presentazione della documentazione necessaria, rilasci, a ogni abitazione a uso turistico, il Cir, il codice identificativo regionale, che dovrà essere sempre esposto in caso di pubblicizzazione. La norma conferma l'obbligo per il locatore di denunciare alla Questura le generalità di ciascun ospite, il loro arrivo e presenza e di comunicare, in forma anonima e aggregata, entro il 5 di ogni mese, gli arrivi e le presenze del mese precedente per scopi turistici sulla piattaforma online che sarà resa disponibile dalla Regione, oltre alla riscossione dell'imposta di soggiorno per conto dei Comuni. In caso di inadempienza, sono previste sanzioni che vanno da 400 a 6.000 euro.

Il provvedimento permette anche di avere una reale quantificazione delle presenze turistiche in Valle d’Aosta. «La mancanza di questo dato porta un danno di immagine alla nostra regione, - ha ricordato l'assessore regionale ai Beni e alle Attività culturali ed ex assessore al Turismo, Jean-Pierre Guichardaz - facendola scendere nelle classifiche di appeal turistico rispetto ad altre che da anni conteggiano questi dati. I dati sulle presenze e sui pernottamenti sono anche quelli presi in considerazione dallo Stato e dall'Europa quando si tratta di individuare delle misure a sostegno del turismo".

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, parla di "una norma equilibrata, che darà risposte a tutti i portatori di interesse".

Sul testo è stato respinto un ordine del giorno proposto dai gruppi di opposizione che voleva impegnare il governo regionale a "predisporre, entro 60 giorni, un disegno di legge che dia la possibilità a chi esercita l'attività di locazione di appartamenti di attingere ai benefici e finanziamenti" previsti dalla legge regionale 19 del 2001 "per qualificare gli appartamenti e offrire un servizio sempre più performante e adeguato alle aspettative crescenti dei turisti".

Imposta di soggiorno per tutti

Sarà obbligatoria per tutti i Comuni valdostani. Il suo importo potrà variare tra i 50 centesimi e i 5 euro per notte di soggiorno. Il gettito, incassato dai Comuni, dovrà essere destinato al finanziamento di interventi di promozione turistica, valorizzazione del territorio, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali. Con i 28 voti a favore della maggioranza e della Lega e le 4 astensioni del Progetto Civico Progressista, di Forza Italia e del consigliere Claudio Restano, il Consiglio Valle ha approvato anche il disegno di legge che disciplina l'imposta di soggiorno in Valle d'Aosta. Il provvedimento si compone di 11 articoli che rivedono l'imposta di soggiorno reintrodotta in Valle d’Aosta a partire dal 2012 con l'articolo 32 della legge finanziaria regionale 2012-2014. Sul testo sono stati approvati 3 emendamenti delle commissioni - di cui uno stabilisce gli effetti della legge a partire dall'1 maggio 2024 - e uno del gruppo Pcp che estende l'esenzione dal pagamento dell'imposta alle scolaresche di ogni ordine e grado.

Critica la consigliera del Pcp, Chiara Minelli: "Le modalità burocratiche e le tempistiche di registrazione e trasmissione dei dati da parte di molti piccoli proprietari che non hanno dimestichezza con le moderne tecnologie, potrebbero portare alla rinuncia di affittare". Per Pierluigi Marquis, capogruppo di Forza Italia, si tratta di "una norma che va nel senso della centralizzazione, che impone la sua applicazione ai Comuni, in un contesto dove ci sono realtà molto diverse, anche molto piccole. Si poteva fare qualche riflessione sul lasciare la facoltà di introdurre l'imposta di soggiorno da parte di un Comune".

Chiude il dibattito l'assessore regionale al Turismo Giulio Grosjacques: "La centralizzazione del gettito della Regione non è tra le finalità della norma: l'imposta di soggiorno serve a valorizzare il territorio e la sua manutenzione. In caso di riforma del settore turismo, in accordo con il Consiglio permanente degli enti locali, si potrà ragionare in maniera diversa, ma ad oggi così non è. Il centralismo è difficile da vedere in questa norma che fa chiarezza: in accordo con il Cpel è stato deciso di applicarla in modo uniforme su tutto il territorio ad esclusivo beneficio degli enti locali".

La soddisfazione degli albergatori

Dopo l'approvazione in Consiglio Valle della legge che disciplina gli affitti turistici brevi, l'Adava, l'Associazione degli albergatori e delle imprese turistiche valdostane, associata alla Federalberghi, esulta. "Siamo molto soddisfatti - dichiara il presidente Luigi Fosson - ed esprimiamo gratitudine e riconoscimento all'assessore al Turismo, Giulio Grosjacques, e ai suoi funzionari per aver portato a termine questo importante processo legislativo: il loro impegno e la loro perseveranza nel raggiungere un punto di equilibrio sono stati fondamentali per l'approvazione di questa legge tanto attesa".

La nuova norma è "frutto di un lungo confronto e un ampio coinvolgimento delle parti interessate e mira a fornire una solida base normativa per il settore degli affitti turistici brevi, prevedendo maggiore trasparenza del mercato, tutela per gli ospiti e una regolamentazione chiara per gli operatori del settore".

Dal 2016, l'Adava portava avanti una battaglia per ottenrere "poche semplici regole finalizzate a garantire la qualità degli alloggi offerti, il rispetto delle norme di sicurezza e un rapporto di concorrenza leale tra chi, a diverso titolo, si propone sul mercato della ricettività turistica". Luigi Fosson ringrazia l'ex presidente Filippo Gérard, "che sul tema si è speso molto" e i cinque diversi assessori al Turismo che nel frattempo si sono susseguiti.

"Evidentemente la lunga attesa per l'approvazione di questo provvedimento - continua Luigi Fosson - testimonia la complessità e la delicatezza del tema e degli interessi in gioco; durante tutto il lungo percorso non ci siamo mai arresi e abbiamo sempre lavorato a stretto contatto con l'Assessorato regionale, il Celva e chiunque ci abbia coinvolto positivamente, fornendo il nostro contributo e supporto per l'elaborazione di un testo equilibrato che tenesse conto delle esigenze di tutte le parti interessate".

La legge è "un primo importante tassello verso la creazione di un quadro normativo chiaro e trasparente per gli affitti turistici brevi nella nostra regione, non un traguardo definitivo, ma l'inizio di un processo continuo di monitoraggio e adattamento alle mutevoli esigenze del settore".

"Ora - conclude il Presidente degli albergatori valdostani - è importante che tutti i soggetti coinvolti si diano una mano e collaborino per applicare tale norma nel migliore dei modi; anche l'Adava farà la sua parte accogliendo nella propria famiglia i gestori di appartamenti locati a fini turistici che lo vorranno e fornendo loro tutto l'aiuto e l'assistenza necessari per affrontare in maniera semplice e corretta i nuovi adempimenti previsti".

Forza Italia sulle barricate

"Una legge che vuole regolare un problema complesso in modo inidoneo e superficiale: disincentiva la locazione turistica con uno sproporzionato carico di nuovi adempimenti amministrativi e burocratici e determinerà ricadute negative sull'economia valdostana". Lo dice il gruppo Forza Italia, motivando il suo voto contrario sul disegno di legge in materia di affitti turistici brevi approvato dal Consiglio Valle. "La legge votata - spiega Forza Italia - non tiene conto degli affitti occasionali escludendoli dalla sua applicazione, non spende una parola per valorizzare le locazioni turistiche, considerandole non come un'opportunità ma come un problema. Inoltre, non abbiamo mai assistito a così tante critiche dai portatori di interesse, che hanno prodotto dei contributi rimasti inascoltati". E ancora: "Una norma che è la replica di un atto presentato sei anni fa, messo nel congelatore e riprodotto tal quel senza tenere conto di un mondo che è totalmente cambiato. Una norma che non è sostenibile, che manca di chiarezza, si presta a interpretazioni e introduce un pesante regime sanzionatorio che non è applicabile con criteri di oggettività".

I consiglieri Pierluigi Marquis e Mauro Baccega spiegano che "come gruppo di Forza Italia abbiamo cercato sin dall'inizio del confronto in commissione di contribuire a migliorare il testo. Abbiamo organizzato una serata di approfondimento sul tema che ha evidenziato tutte le criticità della proposta e che ha indotto, pochi giorni dopo, lo stesso assessore al turismo a presentare un emendamento che ha stravolto l'iniziativa portando sotto la competenza della legge gli affitti turistici non più da 1 a 180 giorni ma da 1 a 30".

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031