Affidato uno studio per un collegamento funiviario con le valli Ferret e Veny
In un futuro prossimo si potrà salire in Val Ferret e in Val Veny in funivia? Potrebbe essere questa la soluzione per superare definitivamente l’annosa questione dell’accessibilità alle due vallate laterali di Courmayeur, decongestionando il traffico su strada che soprattutto in estate, e nel mese di agosto in particolare, fa infuriare turisti e operatori del luogo.
E’ notizia di questi giorni l’affidamento da parte del Comune di Courmayeur alla sua partecipata Csc srl di uno studio di fattibilità per realizzare un impianto funiviario intervallivo che permetterebbe un collegamento integrato tra il capoluogo di Courmayeur, Dolonne, la zona di Pontal d'Entrèves da dove partono la funivia del Monte Bianco Skyway e gli impianti di risalita. Il Csc avrà a disposizione 23mila euro «Per una valutazione tecnico economica preliminare, per redigere un documento generale con lo schema di analisi costi-benefici, oltre a coprire le spese per sopralluoghi e incontri». Il potenziamento del trasporto pubblico su gomma - conferma il sindaco Roberto Rota - «Non risulta auspicabile né per decongestionare le strade, né per la sostenibilità ambientale, né per la fluidità degli accessi e l'ipotesi di un nuovo trasporto pubblico interrato su rotaia comporterebbe un investimento finanziario particolarmente oneroso e un cantiere significativo».
La prospettiva delle due vallate laterali totalmente senza auto (o quasi) potrebbe diventare quindi una realtà. «Quella del collegamento funiviario è una delle soluzioni che stiamo prendendo seriamente in considerazione. - spiega il sindaco di Courmayeur Roberto Rota - Stiamo ragionando a lungo termine, perché di tutte le ipotesi forse questa è davvero la meno onerosa. Il problema sono i grandi flussi del mese di agosto. Anche quest’estate abbiamo visto che i pullman non sono sufficienti; in alcuni orari di punta, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, 7 corse all’ora non sono bastate, considerando che ora bisogna fare i conti anche con la capienza ridotta all’80 per cento. Circa 300, 400 persone all’ora, quando ne sarebbero salite 1.000. E il problema non si può risolvere neanche aumentando il numero dei mezzi pubblici, perché sia la Val Ferret che la Val Vény hanno strade strette e gli autobus devono salire in orari precisi, per evitare che si incrocino in determinati tratti di strada».
La soluzione del problema non è facile, né immediata. Per l’estate 2021 si è deciso di procedere come per la scorsa stagione, cioè di fare salire un numero di auto corrispondente a quello degli stalli ufficiali disponibili.
«Il “Green weekend” di giugno è andato molto bene, - riferisce ancora Roberto Rota - sono state molto gettonate le e-bikes affittate a prezzi agevolati però è chiaro che un’iniziativa del genere si può proporre solo a inizio estate. Nelle giornate di punta ad agosto in Val Ferret possono salire anche 4.000 persone al giorno».
Le difficoltà a raggiungere bar, ristoranti e alberghi in Val Ferret sono ben note anche agli operatori. Solo i clienti prenotati nelle strutture possono salire, agli altri tocca aspettare che vi siano posti auto disponibili. Un altro problema è che la maggior parte dei locali dispone di un numero insufficiente di parcheggi privati.
«Nel giro di qualche anno, sono dimezzati i parcheggi pubblici a disposizione dei turisti, e per noi la situazione diventa sempre più difficile. - dichiara Marco Belfrond dell’Hotel Ristorante Miravalle di Planpincieux, in Val Ferret - Ci rendiamo conto che tanti rinunciano a venire su da noi nei mesi centrali dell’estate, perché sono troppo le difficoltà. A una certa ora chiude la strada perché i posteggi sono pieni: peccato che l’80 per cento sia occupato dagli escursionisti che salgono nelle prime ore del mattino. I bus navetta? Non sono una misura adeguata, perché tanti hanno difficoltà a prenderli - persone anziane, genitori con bambini piccoli - e molti non si fidano del tutto, anche per il timore di evacuazioni improvvise, come è accaduto in passato. Insomma, un insieme di problematiche non semplici da risolvere».