Adunata a Rimini, il Consiglio Valle approva una mozione della Lega che esprime vicinanza agli alpini

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Il Consiglio Valle ha approvato giovedì scorso, 9 giugno, all'unanimità - 24 i partecipanti al voto - la mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste che esprime la propria vicinanza all'Associazione nazionale alpini riconoscendone la valenza sociale, culturale, popolare e identitaria.

Dopo aver ripercorso la storia della fondazione dell'Associazione, nata nel 1919 per aiutare le famiglie dei commilitoni della Prima Guerra Mondiale e per non disperdere il patrimonio di solidarietà dei valori umani creatosi nelle trincee, il consigliere leghista Luca Distort ha ricordato anche «Le numerose opere di solidarietà svolte dal sodalizio in campo nazionale e all'estero oltre all'importante concorso alle attività di volontariato di Protezione Civile, senza dimenticare il sostegno apportato nel fronteggiare la pandemia da Covid-19». Per Luca Distort è importante «Radicare la consapevolezza del valore delle penne nere a fronte dei recenti fatti di presunte molestie operate da alpini in congedo nell'ultima adunata di Rimini, che non possono cancellare una storia di onore e di valore: ecco perché all'ipotesi di censura delle prossime adunate, si vuole ribadire il principio dell'analisi, dell'approfondimento critico, del riconoscimento del valore e della grandezza di un Corpo anche al di là della fragilità umana e dell'idiozia dei singoli. I casi di Rimini saranno oggetto di analisi della magistratura, ma mentre questa lavora, il Consiglio Valle ha un’occasione per rinnovare la vicinanza all'Associazione Alpini, che in questo caso ha subìto un forte danno di immagine, ribadendone la valenza sociale, culturale, identitaria, a maggior ragione in una realtà totalmente alpina come la Valle d'Aosta».

La consigliera Chiara Minelli di Progetto civico progressista ha annunciato che il gruppo non prende parte al voto perché la mozione «Non contiene, nelle premesse, nessun accenno a quanto accaduto a Rimini, ma esprime in maniera generica la solidarietà agli alpini». Secondo Chiara Minelli, infatti, si pone una questione «Che è strettamente connessa a dei fatti accaduti, ma di cui non si parla minimamente nel testo: il gruppo Progetto civico progressista riconosce il valore degli alpini, condivide le premesse della mozione, ma ritiene strumentale l'iniziativa senza alcun riferimento all'accaduto. Se si vuole esprimere solidarietà agli alpini, bisogna dire perché, condannando allo stesso tempo i fatti accaduti».

In una nota, il Gruppo consiliare Federalisti Progressisti - Partito Democratico precisa a sua volta che «Non abbiamo partecipato al voto della mozione proposta dalla Lega Vallée d’Aoste per Salvini, con la quale si esprime generica vicinanza all’Associazione Nazionale Alpini» da cui emerge «Una mera strumentalizzazione dell'Ana». Il PD evidenzia che «È per il rispetto che abbiamo per il Corpo degli alpini, per l’Ana e per le centinaia di donne che hanno segnalato di avere subìto molestie e violenze durante l'adunata di Rimini, della quale è stata fatta in Aula una rappresentazione vergognosamente caricaturale che non abbiamo creduto opportuno alimentare un dibattito che nulla aveva a che fare con il testo presentato, decidendo, infine, di non sostenere la mozione firmata dal gruppo della Lega e di non partecipare al voto».

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