Adriano Borrione è “andato avanti” Ottico e tenente degli alpini alla Smalp

Adriano Borrione è “andato avanti” Ottico e tenente degli alpini alla Smalp
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Adriano Borrione, ottico con il cuore di alpino, è “andato avanti” mercoledì scorso, 16 ottobre. Aveva 90 anni ed era ospite della Casa di riposo di Graglia nel biellese.

Era nato l’11 febbraio 1934 a Torino, figlio unico di Armando Borrione, titolare di un negozio di ottica in via Roma nel centro del capoluogo piemontese, e di Alba Astrua. Conseguito il diploma al Liceo classico, nel 1957 si arruolò e frequentò il 17esimo corso Allievi Ufficiali di Complemento - dei suoi commilitoni era l’ultimo ancora in vita - per poi essere assegnato con il grado di tenente alla Scuola Militare Alpina dove fu comandante del decimo corso Allievi Sottufficiali di Complemento. Un’esperienza che lo fece innamorare delle nostre montagne, dello sci, delle arrampicate e delle escursioni. E proprio ad Aosta conobbe la futura moglie, Anna - all’anagrafe Pieranna - Bisune che sposò il 6 settembre 1959. Una volta congedato, Adriano Borrione tornò a lavorare con il padre a Torino, dove l’11 gennaio 1962 nacque la figlia Nicoletta. Ma gli era rimasta la nostra regione nell’anima e, così, nel 1964 tornò ad Aosta e aprì un negozio di ottica in via De Tillier, poi rilevato da Luca Reverchon nel 1989 e tuttora aperto. Dopo la pensione, Adriano Borrione e la moglie Anna Bisune - che ha compiuto 90 anni domenica scorsa, 13 ottobre - hanno vissuto ad Aosta fino a 7 anni fa quando la figlia Nicoletta ha deciso di trasferirsi con loro a Biella, città di cui la famiglia era originaria.

Adriano Borrione, tra gli animatori della partecipazione alle Adunate nazionali come Gruppo della Scuola Militare Alpina, lascia il ricordo di un ufficiale legatissimo a colleghi e allievi. Era poi conosciuto per lo stile misurato, le giacche a doppio petto con i bottoni dorati ma, soprattutto, per il sorriso scanzonato, la sottile ironia e le battute fulminanti. Dotato di una personalità istrionica, era estremamente colto ed è stato socio del Panathlon, del Rotary e del Circolo della Stampa.

Le esequie sono state celebrate ieri, venerdì 18, nella chiesa del Santuario di Graglia nel cui cimitero si trova la tomba di famiglia dove ora riposa. Oltre alla moglie e alla figlia lascia le amatissime nipoti Giulia, Aurora e Matilde.

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