Adele Pallais, addio alla signora dell’apprezzato Hotel des Salasses

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Dall'Hotel des Salasses si domina la valle centrale al di sopra di Sarre, sovrastata da una maestosa cerchia di montagne dalla quale svettano la Grivola e il Gran Paradiso. Le vicende di questo albergo - a 1.000 metri di quota, molto conosciuto dai valdostani e soprattutto dagli abitanti del capoluogo - coincidono per larga parte con la vita di Adele Pallais, venuta a mancare mercoledì scorso, 20 dicembre, a 80 anni e alla quale in tanti hanno voluto portare l’ultimo saluto nella mattinata di ieri, venerdì 22, a Saint Maurice di Sarre. L’Hotel des Salasses era il «regno» di Adele Pallais e del marito Romeo Meynet. La sua realizzazione è iniziata nel 1963, fortemente voluto dal papà di Romeo, Cherubino Meynet, che vedeva nella strada carrozzabile, non ancora asfaltata, un'opportunità di sviluppo economico. Nel maggio del 1964 Adele e Romeo si sposano e dopo un breve viaggio di nozze a Venezia, raggiunta con il camioncino che Romeo usa per il lavoro di venditore ambulante di frutta, la coppia ritorna al lavoro e anche Adele Pallais (foto) è impegnata nel cantiere: al mattino a preparare il pranzo per i muratori e al pomeriggio pure lei come "manovale". Quando viene inaugurato - è il 15 giugno 1967 - l'hotel ha all'attivo il bar, il ristorante e 3 camere che negli anni successivi, con il completamento dei lavori, diventano sempre di più. In cucina sono Adele e il fratello Mario, mentre il marito Romeo Meynet si occupa del servizio in sala e della spesa. Negli anni Settanta costruisce un ampio piazzale davanti all'hotel e accanto alla parte usata come parcheggio viene installato un grande schermo per la proiezione di film all'aperto, così da intrattenere le famiglie ospiti, come anche la gente del villaggio.

Insieme al marito Romeo, nei brevi periodi di vacanza Adele Pallais visita le Canarie, l'Albania, il Québec, l'Egitto, le Antille francesi e la Grecia. Nel 1991, quando dall'Albania arrivano molti profughi, Adele e Romeo ospitano una trentina di rifugiati nell'albergo. Nel giro di un paio di mesi tutti si sistemano trovando un lavoro, rimane solo una ragazzina di 14 anni, Velia Durata: "Piuttosto di tornare in Albania mi ammazzo" dice, così Adele Pallais e Romeo Meynet ne chiedono l'affidamento e poi la adottano.

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