Addio all’architetto Sandro Lazier Fu Conte del Carnevale a Verrès

Addio all’architetto Sandro Lazier Fu Conte del Carnevale a Verrès
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Nella settimana appena trascorsa, segnata dalla malinconia per un Carnevale non avvenuto, si è aggiunta la tristezza per la scomparsa di Sandro Lazier avvenuta lunedì scorso, 15 febbraio, a Piobesi d’Alba, in provincia di Cuneo, dove viveva con la sua famiglia. Originario di Verrès - dove abitano i suoi fratelli Cristina e Jean - impersonò proprio Pierre d’Introd, protagonista maschile principale del Carnaval Historique, nel 1989 accanto alla cugina Fernanda Prola nel ruolo di Caterina quarantunesima.

Sandro Lazier era una persona mite, ma battagliera come nella sua ultima lotta, quella alla malattia scoperta solo pochi mesi fa. Un uomo che - come ricordano gli stessi famigliari - «aveva ancora tanto da dare».

Si era affermato nel suo campo per la passione sincera e pulita che aveva per l’architettura. Insieme all’altra sorella geometra Anna e a diversi professionisti, aveva un suo studio rinomato proprio nel cuore della città di Alba. Nel 2015 gli venne attribuito il Premio Nazionale di Architettura Selinunte dell’Associazione Italiana di Architettura e Critica. Da più di vent’anni era direttore della rivista on line “AntiTHeSI” da lui stesso fondata con lo spirito lungimirante che lo contraddistingueva. Fu, infatti, tra i primi giornali che potevano contare su un sito web e gli articoli che scriveva raccoglievano riflessioni puntuali sull’attualità intrecciando la passione per la filosofia, la storia e, appunto, l’architettura. Così, il suo articolo pubblicato il 15 agosto del 2001 lo si legge ora come il ricordo di un architetto che ha saputo mettere il coraggio della vita nelle sue opere: «Troppo spesso dimentichiamo che l’ultima stanza che dobbiamo raggiungere è tragicamente vuota; il percorso che facciamo non deve e non può essere ridotto alla banale condizione di una pausa. La nostra vita è un transito da un piano all’altro, è stare in corridoio, lasciando impronte e segni che raccontino con nobiltà e bellezza l’esperienza di essere vissuti». I suoi funerali sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale di Piobesi d’Alba mercoledì scorso, 17 febbraio.

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