Addio al geometra Alberto Marcoz appassionato di storia e fotografia
Era dotato di un’intelligenza brillante abbinata a un genuino altruismo. Dinamico ed empatico, nonché amante della buona compagnia, Alberto Marcoz era pure un instancabile organizzatore impegnato su più fronti. Dopo l’immenso dolore per la perdita della moglie Augusta Calchera, maestra d’asilo all’Istituto San Giuseppe di Aosta, sposata il 27 luglio 1961 e scomparsa all’età di 69 anni quando lui era appena andato in pensione, aveva trovato la forza di reagire al lutto, dedicandosi all’organizzazione di gite, viaggi - in Italia e in Europa - e soggiorni marini per gli anziani dell’Unités des Communes Grand-Combin. Inoltre, grazie alla sua grande passione per la fotografia e all’abilità nel catalogare i dati, aveva dato un contributo fondamentale alla realizzazione di un libro dell’Associazione Micologica Valdostana, presieduta da Dominique Tamone, sui funghi della nostra regione che verrà pubblicato il prossimo anno. Ma Alberto Marcoz nutriva anche un interesse profondo per la storia. Infatti, basandosi sulla documentazione reperita in famiglia, nel 2006 aveva scritto il volume “Marroniers et Soldats de la neige de Saint-Rhémy-en-Bosses”, dato alle stampe da Musumeci e dedicato ai suoi cari, tra i quali il nonno Alberto e lo zio Anselmo, entrambi ufficiali del valoroso corpo di cui il secondo ne fu pure l’ultimo capitano.
Nel libro approfondì il ruolo dei marronniers del Gran San Bernardo che era così importante da far sì che il duca Carlo Emanuele di Savoia decise nel 1658 «In considerazione della dedizione alla salvaguardia dei viaggiatori durante la cattiva stagione» di esentarli dal servizio militare, trasformandoli, appunto, in soldats de la neige. Non solo, con le sue ricerche Alberto Marcoz era anche riuscito nel difficile compito di ricostruire l’albero genealogico della sua famiglia a partire dal 1300.
Nato il 27 agosto 1935 nello storico Hotel des Alpes Pennines, stazione di cambio delle diligenze e poi colonia della congregazione dei Rosminiani, in fondo al borgo di Saint-Rhémy, i cui titolari erano i genitori Rodolfo e Albertina Marcoz - che dopo avere venduto l’albergo si trasferirono a Etroubles dove gestirono un negozio di alimentari -, Alberto Marcoz conseguì il diploma di geometra frequentando il Collegio salesiano di Lombriasco. Dopo i primi anni alle dipendenze dell’impresa edile Luchini, decise di mettersi in proprio aprendo il suo studio professionale, la cui ultima sede fu in corso Lancieri d’Aosta. Il lavoro non gli mancava, dato che all’epoca era l’unico geometra termotecnico, esperto nella progettazione di impianti idraulici e calcolo delle dispersioni. Ecco perché divenne molto conosciuto in tutta la Valle d’Aosta. Alberto Marcoz abitava a Chez Les Blanc di Etroubles ma in inverno si trasferiva nella casa in via Cesare Battisti ad Aosta dove è mancato, a causa delle complicanze del diabete, all’età di 88 anni lunedì 26 febbraio. I funerali, molto partecipati, sono stati celebrati mercoledì scorso a Etroubles. Lascia i figli Paolo, classe 1964, titolare di un allevamento di cani di razza pastore belga a Dogliani nel cuneese, e Andrea, nato nel 1966, architetto ad Aosta, le adorati nipote Christel - apprezzata cantante lirica che durante le esequie ha intonato l’Ave Maria di Schubert -, Miriam e Rossella nonché la sorella Ornella di 10 anni più giovane di lui.