Addio al gatto Libro, «mascotte» di piazza Chanoux Social scatenati a caccia delle cause della morte
Non si arrestano i commenti che a raffica arrivano sui social e tutti con mille domande e parole di dolore per la scomparsa di Libro, il «famoso» micio che era il beniamino di piazza Chanoux ad Aosta (e non solo ormai) e morto nella notte tra sabato 12 e domenica 13 giugno. Una morte improvvisa che ha sollevato tanti dubbi, che hanno letteralmente invaso i social: aggredito da un cane, finito sotto un auto o ucciso volontariamente da qualcuno?
Una storia incredibile l'amore per questo gatto che misteriosamente giunse da Brivio 2 in piazza Chanoux «Una mattina del 2014» ricorda Romaine Pernettaz, contitolare della libreria, «Magro e spaventato, e qui scelse di restare, anche se i negozi della piazza - e non solo! - erano i suoi luoghi di vita quotidiana, così come il Municipio ed anche Palazzo regionale». Una vita agiata dunque per tanti anni, poi l'appuntamento con il destino: «E' arrivato malconcio qui in libreria la mattina di martedì scorso - ricorda Romaine Pernettaz, con un nodo alla gola - e immediatamente lo abbiamo affidato alle cure della dottoressa Jessica Nicco». La situazione si è subito presentata seria, tanto che dopo le prime cure nell'ambulatorio di Croix de Ville, Libro è stato portato alla clinica veterinaria di Genova. Versamento toracico, infezione e pus che aveva invaso anche i polmoni. Una situazione disperata. La sera, rientrato ad Aosta, sembrava che le cure facessero il loro effetto, tanto che il gatto aveva cominciato a respirare autonomamente. Poi, improvviso il peggioramento e la morte avvenuta verso le quattro del mattino di domenica scorsa.
«Può essere stato il morso di un cane subito anche giorni prima oppure una ferita procuratasi incidentalmente con una punta di ferro a causare questa infezione. - conferma la dottoressa Jessica Nicco - Anche l'età, circa 12 anni, oltre alla situazione sanitaria di Libro non hanno giocato sicuramente a suo favore, tanto che durante l'intervento aveva avuto pure un arresto cardiaco».
Esclude dunque altre ipotesi di morte, per esempio un calcio o investito da un’automobile? «Non abbiamo riscontrato nessuna emorragia interna e se fosse stato investito da un’automobile ci dovrebbero essere state delle fratture che non abbiamo trovato, quindi le escludo entrambe».
Grazie alla diffusione sui social della notizia da parte di «Sei di Aosta se...», vi era stata grande mobilitazione tra gli affezionati di Libro con una raccolta di fondi per poterlo curare. Un’iniziativa andata ben al di là delle aspettative dei promotori e che ha dimostrato quanto Libro fosse amato e conosciuto, tanto che in soli 2 giorni erano stati messi insieme circa 1.000 euro e in seguito altri 600 per la cremazione (già eseguita ad Ivrea) e l'acquisto di un urna in cui mettere le ceneri del gatto. Il micio Libro in vita aveva già contribuito ad aiutare i gatti più sfortunati di lui, tanto che in due anni, grazie alla stampa di calendari con le sue foto, erano stati raccolti 2.150 euro, tutti donati al gattile. Ora si pensa ad una piccola statua di Libro da posizionare da qualche parte in piazza Chanoux, tra i sostenitori dell'idea vi è anche Alessandra Addario, ex consigliere comunale: «Mi sono resa disponibile a parlare di questo progetto col sindaco Gianni Nuti che è stato molto collaborativo». Poi, la volontà di placare i dubbi su quel che è stato: «Ho chiesto ai titolari dei negozi che hanno le videocamere di sicurezza nella zona di poter visionare i filmati per arrivare ad un'assoluta verità e tutti mi hanno assicurato il loro disponibilità. D'accordo, era un gatto, però era amato da tanti, sia dai residenti che dai turisti e proprio per questo bisogna sapere cosa è successo». Per finire con una riflessione: «Avrà fatto un grande passo in avanti l'essere umano quando capirà che c'è solo da imparare dagli animali».