Addio ad Augusto Rosset, una vita per le reines L’ultimo allevatore di Nus con la stalla nel borgo

Addio ad Augusto Rosset, una vita per le reines L’ultimo allevatore di Nus con la stalla nel borgo
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Era impossibile non volere bene ad Augusto Rosset. Una persona profondamente buona, un allevatore come una volta, grande conoscitore di reines. Si è spento martedì scorso, 25 gennaio, all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta e nel mondo agricolo valdostano si è levato unanime il cordoglio. Augusto Rosset era nato nel 1958 eppure rappresentava un allevamento antico, quello che ancora aveva le vecchie stalle nei centri storici. La sua è l’ultima rimasta all’interno del borgo di Nus, dietro il negozio di edicola e tabacchino. «Quando abbiamo costruito qui avevo vent'anni. Se c'erano problemi mettevi via una mucca e per un po' eri a posto. Adesso se vendi una mucca fai una volta la spesa» raccontava con una punta di amarezza in un’intervista pubblicata su La Vallée Notizie nel mese di ottobre del 2015, quando qualificò per la finale regionale Monella, l’ultima sua bovina a calcare l’erba della Croix-Noire e che gli aveva fatto rivivere i fasti della sua adorata “bianca e nera” Sirena.

Augusto Rosset era nato il 18 luglio del 1958 da papà Maurizio Rosset e mamma Angela Porliod, due storiche famiglie di allevatori di reines di Nus, che portavano ai combats le loro bovine prima ancora che nascesse il circuito regionale.

La prima regina che Augusto condusse a suo nome alle batailles fu la famosa Sirena, che nelle vene mescolava il sangue delle razze dei Rosset e dei Porliod. Una splendida reina, capace di conquistare il bosquet per tre anni consecutivi nel 1989 a Gressan, nel 1990 a Antey e nel 1991 a Issime essendo poi grandissima protagonista alla Regionale dove concluse rispettivamente seconda in terza categoria nel 1989 e terza nel secondo peso sia nel 1990 che nel 1991. Nel cuore di molti è rimasta l’immagine di Augusto Rosset che fa il giro dell’arena con la sua Sirena, con il cuore gonfio di orgoglio.

Quella rimase la sua reina più grande ma pure in seguito si tolse delle belle soddisfazioni. Peloria fu seconda a Antey nel 1992, Monella regina a Brusson nel 1996 e a Nus nel 1997 e poi terza a Brissogne nel 1998, Braqueun seconda a Gignod nel 1997, Praga seconda a Brusson nel 1998, Reinon terza a Nus e a Charvensod rispettivamente nel 2001 e nel 2002. Proprio a quella finale del 2002 non fu però lui a portare in campo Reinon bensì il cugino Ronny Vial. Quel giorno Augusto e sua moglie Rossella Remonato erano all’ospedale a Torino dove il giorno prima della finalissima erano nati i loro bimbi Mirko e Fabio. Tredici anni dopo c’erano anche loro due - ormai ragazzi - a posare per la foto di rito con Monella, l’ultima regina di Augusto Rosset qualificata alla Regionale grazie al secondo posto nell’eliminatoria di Saint-Christophe.

Per quarant’anni componente del comitato delle batailles de reines di Nus e a lungo rappresentante della locale associazione degli allevatori, d’estate mandava le sue bovine nell’alpeggio di Met a Sarre, condotto da Lauro Pont.

Con il suo trattore oppure a piedi, spesso con il cappello calcato in testa, era una persona molto conosciuta a Nus e con cui volentieri ci si fermava a fare quattro chiacchiere. Generoso e disponibile, era sempre pronto ad aiutare chiunque avesse bisogno di una mano.

Lascia la moglie Rossella e i figli Mirko e Fabio, di cui era orgogliosissimo e che portano avanti la passione del loro papà.

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