Addio a Sergio Biogli, raffinato imprenditore fiorentino innamorato di Vetan

Addio a Sergio Biogli, raffinato imprenditore fiorentino innamorato di Vetan
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Spesso facciamo fatica a comprendere la ragione di così tanto amore per la Valle d’Aosta in chi non è nato tra le nostre montagne. Villeggianti o turisti, che dir si voglia, persone che frequentano con assiduità le località valdostane, magari sempre la stessa per lunghi anni, costruendo nel tempo un rapporto speciale con la comunità che li accoglie. E quindi pensare che Sergio Biogli non sarà con noi alla prossima festa di Saint Laurent a Vetan è una cosa che mette una tristezza infinita, lui che era con i suoi amici storici l’anima dei rilanci dell’enchère, l’uomo dalla battuta sempre pronta, affettuoso e riconoscente in tutto quello che viveva.

Giovane fiorentino di belle speranze, nato il 4 aprile del 1946, aitante paracadutista della Folgore da poco congedato, al mare aveva conosciuto la bella Rita Maringoni, in vacanza con i suoi da Pont-Saint-Martin. Non si sono più lasciati, il matrimonio nel 1971, la nascita nel 1975 dell’unica figlia Cristiana, per tutti sempre Iaia, l’attività imprenditoriale insieme nella pelletteria, con vendite in tutto il mondo e le lavorazioni per i grandi marchi della moda, le trasferte negli Stati Uniti e sempre quel punto fisso ricorrente, la Valle d’Aosta. Il salire da Firenze a trovare i parenti di Rita era stato l’inizio, poi la casuale scoperta di Vetan, durante un viaggio esplorativo verso la Valdigne, indirizzati dai gestori di un ristorante di Saint-Pierre. L’innamoramento immediato per il luogo e la villetta in costruzione da parte di Poldo Glarey, l’acquisto della casa nel 1979, il loro chalet rialzato da tutto, con la Grivola davanti ed i prati a perdita d’occhio intorno. Ogni estate per più di quarant’anni è stata Vetan per Rita, Sergio e Iaia, senza contare i capodanni con gli amici del cuore, le centinaia di divertenti serate in compagnia, le lunghe escursioni verso il verde dei pascoli, le discese quasi giornaliere a Saint-Nicolas.

Un rapporto di amore così forte da fargli acquistare pure un appartamento ad Aosta, a Saint-Etienne, per salire nei fine settimana quando a Vetan nevicava o tirava il vento freddo, oppure per godersi la Foire - invernale ed estiva - da un luogo privilegiato. Della Valle d’Aosta Sergio amava tutto, a cominciare dalla sua Rita: talmente simpatico, con quel sorriso così aperto e sincero non poteva che diventare amico di tanti, invitando a casa ed invitato nelle case, ospite assiduo dei ristoranti di Vetan, uno del posto, non fosse stato per il forte accento fiorentino, lui nato in pieno centro, nel quartiere di Santo Spirito, a pochi passi dal Palazzo Pitti e dalla famoso basilica.

Sergio Biogli è stato con noi ancora all’ultima festa di Saint Laurent, il 10 di agosto, identico entusiasmo di ogni anno, poi il Ferragosto tutti insieme, una bella festa. Appuntamenti per lui irrinunciabili, mai avrebbe perso di vista Vetan per qualche meta alla moda o esotica, anzi l’affetto profondo per quel grande spazio verde lo aveva trasmesso alla figlia Iaia e al genero Sergio, che proprio a Vetan hanno individuato il luogo ideale per le loro attività, così come ai piccoli Martino e Cora, che i nonni Rita e Sergio facevano scorazzare nel bel giardino di casa, liberi di correre ovunque. Quando il male è arrivato Sergio Biogli lo ha combattuto con la sua tipica determinazione, ha affrontato tutto quanto possibile fino a venerdì scorso. Ora in tutti quelli che amano Vetan rimane l’indelebile ricordo di Sergio, sepolto lunedì 18 marzo ma nel nostro cuore vivo per sempre.

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