Addio a Salvatore Rizzo, rifondò la sezione valdostana paracadutisti
Sarà caratterizzata da un po’ di malinconia la festa dei paracadutisti della Valle d’Aosta che si terrà sabato e domenica prossimi, 4 e 5 settembre, a Champdepraz e a Verrès. E’ infatti mancato lunedì scorso, 23 agosto, nella sua casa di Quassolo, all’età di 80 anni, Salvatore Rizzo, che è stato tra i promotori della rifondazione nel 1997 della sezione valdostana dell’ANPd’I - Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia e alle cui manifestazioni era sempre presente fino a pochi mesi fa. Nato il 9 febbraio del 1941, originario di Verrès, da ragazzo ha fatto il servizio militare a Pisa con i paracadutisti. Dopo un breve periodo come apprendista in un’officina meccanica, ha trovato impiego all’Officina H della Olivetti dove ha lavorato fino all’età della pensione. Nel 1997 ha promosso la rifondazione della sezione dell’ANPd’I e ne è stato lo storico segretario. «Partecipava a tutti gli eventi, sempre in prima fila, era il motore di ogni iniziativa, affidabile e disponibile. - dice l’attuale presidente della sezione regionale dell’Associazione Paracadutisti Alessandro Chivino - Perdiamo, oltre a un vero paracadutista, un grande amico che lascia un vuoto enorme dietro di sé».
Dopo il matrimonio con la moglie Franca Giugler - mancata ormai quasi sei anni fa - si era trasferito a vivere a Quassolo, dove ha ricoperto incarichi anche in Amministrazione comunale: è stato assessore e vicesindaco tra il 1985 e il 1995 e pure presidente dell’Asilo negli anni Ottanta. Tra le sue passioni, il calcio: era un grande tifoso della Juventus. Malato da qualche anno, la sua salute era andata deteriorandosi. I suoi funerali sono stati celebrati a Quassolo nella mattinata di giovedì scorso, 26 agosto. Lascia i figli Diego con Isabella Lucà e Monica con Lele Bufo, il fratello Giovanni e i nipoti Samuele e Marta Rizzo e Francesca e Leonardo Bufo.