Addio a Padre Giustino Béthaz, ispirò il legame religioso tra Valle d’Aosta e Madagascar
Mercoledì scorso, 14 aprile, nella capitale di Antananarivo in Madagascar, è mancato padre Giustino Béthaz, missionario, nato a Valgrisenche l’11 aprile 1929.
Il 18 novembre 1946 inizia il noviziato nella Compagnia di Gesù a Cuneo per poi proseguire gli studi teologici a Chieri dove viene ordinato sacerdote il 10 luglio 1960. La vocazione missionaria lo porta in Madagascar e qui emette la professione solenne il 2 febbraio 1964. Il lungo ministero sacerdotale lo vede impegnato in diversi incarichi e in diversi luoghi, però la sua terra eletta rimane il Madagascar: si prodiga nell’educazione dei bambini e dei ragazzi, promuove e accompagna la fondazione della Missione da parte delle suore di San Giuseppe di Aosta che continuerà a seguire costantemente. Padre Giustino Béthaz (foto) rimane in collegamento con i famigliari e gli amici valdostani, cui fa visita quasi annualmente. Già novantenne riesce a pubblicare un volume di taglio scientifico che raccoglie la cultura, la storia, la geografia, il particolarismo del Madagascar. Nello scorso mese di gennaio, nonostante le preoccupazioni delle persone a lui vicine per il tempo in cui viviamo, fa ritorno nella sua comunità di Antananarivo. Anche lui viene colpito dal Covid e muore per l’insorgenza di complicazioni, pochi giorni dopo aver compiuto 92 anni.
Nell’autobiografia «La mia vita missionaria», il religioso ricorda: «Dix jésuites, nous fûmes ordonnés par le cardinal Fossati dans l’église du théologat Sant’Antonio à Chieri. La présence très fervente de ma maman, des frères et des sœurs, encore jeunes, et de nombreux amis, me toucha profondément et me laissa un souvenir indélébile». Nel corso del suo lungo impegno missionario, il legame con il Madagascar è stato sempre fortissimo. Anche il rapporto con le suore di San Giuseppe è assai stretto: fu proprio grazie alla lungimiranza del religioso, infatti, che la congregazione aostana mosse i primi passi in terra africana. Nell’ormai lontano 1965, padre Giustino Béthaz si trovava già in Madagascar e aveva ricevuto la responsabilità di una parrocchia nella capitale Antanarivo: colpito dalle necessità della popolazione e dall’esigenza di provvedere all’educazione dei bambini, scrisse all’allora superiora delle suore di San Giuseppe, Alessia Cavagnet, che era stata sua maestra di scuola, e le chiese aiuto. Fu così che le prime cinque suore valdostane partirono alla volta del Madagascar: si trattava di suor Egidia Gens, di suor Cesarina Barrel, di suor Melania Pession, di suor Luciana Marquis e di suor Maria Pia Crétier. Ad accompagnarle fu proprio la superiora Alessia Cavagnet. Nei tanti anni passati dalla lettera di richiesta di padre Giustino Béthaz e dalla generosa risposta, numerose vocazioni religiose sono sbocciate fra le giovani del Madagascar; la congregazione delle suore di San Giuseppe ha ampliato la sua attività missionaria ed è ora presente anche in Costa d’Avorio, in Romania e nel Burkina Faso.
L’11 luglio del 2020 si è svolta proprio nella cappella delle suore di San Giuseppe di Aosta l’Eucaristia in occasione del suo 60esimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Con saggezza e tanta dedizione padre Giustino Béthaz ha sostenuto e guidato le suore ad inserirsi e poi a lavorare nella lontana grande Isola rossa, tanto da espandersi poi in numerose Diocesi e in varie parti del mondo.
L’anno prima, il 13 aprile 2019, padre Giustino Béthaz era tornato nella sua Valgrisenche per ringraziare i benefattori della parrocchia per il sostegno ricevuto e grazie al quale è stato possibile costruire un nuovo pozzo nell’ampia zona dove svolgeva la sua attività pastorale in Madagascar.