Addio a “Gino” Saracco, anima di tanti eventi dello sci a Brusson

Addio a “Gino” Saracco, anima di tanti eventi dello sci a Brusson
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Era un personaggio, che portava la sua simpatia e la sua voglia di fare ovunque. Ha quindi lasciato un grande vuoto nella comunità di Brusson la triste notizia della scomparsa di Luigi Saracco, per tutti Gino, mancato per problemi cardiaci nella mattinata di sabato scorso, 26 febbraio, all’Ospedale Mauriziano di Torino. I suoi funerali sono stati celebrati martedì scorso, 1° marzo.

In Valle d’Aosta era arrivato a vent’anni, prima tappa Ayas, proveniente da Scurzolengo di Asti dove era nato il 18 settembre 1944. Come tanti della sua terra, aveva iniziato come garzone di macelleria e nel 1964 a Champoluc salì per la stagione estiva, conoscendo la futura moglie Emilia Chenal, all’epoca giovanissima, tanto che quando si sposarono nel 1967, lei era sedicenne.

A Torino aprirono una macelleria e nel capoluogo piemontese nacque nei primi giorni del 1973 il loro primogenito Stefano. Decisero però che la montagna sarebbe stato l’ambiente per farlo crescere e così tornarono in Val d’Ayas, mettendosi nel commercio sempre come titolari di una macelleria, insieme al cognato Giuseppe Chenal. Nacquero poi nel 1976 Cristian e nel 1979 Claudio, nel 1983 arrivò la ferramenta, a Vollon, che sostituì la macelleria e che negli anni si è fatta conoscere da tutti, tanto che ancora oggi è gestita con successo da Claudio, dopo che Gino era andato in pensione.

Quando il piccolo Stefano entrò nella formidabile nidiata dello Sci Club Brusson che Ulrico Bieler portò ai vertici italiani - con Alida Surroz, Silvia Vuillermin e Aldo Christille - Gino Saracco si avvicinò al fondo dedicandosi con il consueto impegno ai giovani del paese: divenne prima il braccio destro di Cenzino Vuillermin poi il presidente del Club nel 1994 (rimanendone al vertice sino al 2005) e soprattutto l’anima di tante impegnative organizzazioni, come le memorabili tappe della Coppa del Mondo di sci nordico del 1995 e del 1996, la creazione del Foyer de Fond al quale si aggiunse poi il poligono per il biathlon. Sia Stefano che Cristian furono ottimi fondisti, il secondo argento mondiale junior e partecipante a 2 Campionati del Mondo - Val di Fiemme 2003 e Oberstdorf 2005 - e a 2 Olimpiadi - Salt Lake 2002 e Torino 2006 -, il primo due volte campione italiano Aspiranti diventato tecnico di successo, in azzurro e pure all’estero.

Volontario del soccorso è stato tra i promotori della Festa dell’Asado, eletto consigliere comunale nel 2005 e riconfermato nel 2010, è stato assessore allo Sport di Brusson dal 2013 al 2015, sempre con lo spirito che ne ha animato la vita, al servizio di Brusson e della comunità, che ora lo ricorda per la sua simpatia, per la voglia di stare insieme agli altri, di giocare a bocce, di collaborare e di fare festa. Gino Saracco, è stato anche un nonno realizzato, avendo avuto ben otto nipoti: Giorgia e Mattia i figli di Stefano, Martina e Giulia le figlie di Claudio, Michelle, David, Thomas e Céline i figli di Cristian.

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