Addio a Ferdinando Martinet Nel 1956 fondò l’azienda Mafer insieme al fratello Vittoriano
Una vita di lavoro, nel segno dell’agricoltura. Sono stati celebrati sabato scorso, 6 febbraio, in forma privata, i funerali di Ferdinando Martinet, per tutti Nando, spentosi venerdì nella sua casa di Gressan all’età di 92 anni. Nel 1956 insieme al fratello Vittoriano, conosciuto come “Tojen” (mancato nel 2012), aveva inaugurato, in via Festaz, ad Aosta, la Mafer, azienda simbolo del mondo agricolo nella nostra regione, di cui nel 1964 è stato aperto il nuovo magazzino a Pont Suaz, nel Comune di Charvensod.
Era nato il 12 febbraio del 1928 da Luigi Martinet e Giuseppina Jorrioz, una famiglia numerosa originaria di Pontboset e salita a Gressan. Papà Luigi era agricoltore e d'estate svolgeva anche il lavoro di muratore. Il figlio Ferdinando seguì le sue orme, diventando muratore, agricoltore e allevatore prima di fondare con Vittoriano la Mafer nella casa costruita dal padre ai margini dei prati della cascina di famiglia, nel centro di Aosta. Il nome della ditta indica cosa vi veniva commercializzato nei primi tempi: mangimi e fertilizzanti, oltre a piccoli attrezzi agricoli. L’attività divenne presto un punto di riferimento per i valdostani e crebbe in fretta adeguandosi alle esigenze che andavano cambiando con il tempo. Intuendo che il settore era in piena espansione e che il futuro era nella meccanizzazione, i due fratelli si lanciarono sui mezzi agricoli: trattori, imballatrici, motozappe e falciatrici. La sede di Aosta non bastava più e così venne aperto al Pont Suaz di Charvensod un nuovo spazio più grande. Nel 1968 l’edificio è stato ampliato a ovest, fino al confine tra i Comuni di Charvensod e Gressan, e nel 1970 a est, inserendo le macchine agricole di maggior volume con l'officina e il magazzino ricambi. Una storia che si è interrotta nel 1971 per poi ricominciare nel 1980 quando nei locali è stata inaugurata la Nuova Mafer, gestita prima dal figlio Flavio e oggi dai nipoti Matia e Massimiliano.
Sposato da 69 anni con Ines Brunet, Nando Martinet amava l’agricoltura in tutte le sue forme. Una delle sue primissime attività, da giovane insieme alla moglie, era l’allevamento di polli che vendeva alle famiglie di Aosta. La coltivazione dei meleti - con i frutti che conferiva alla cooperativa Cofruits di Saint-Pierre - e dei vigneti è sempre stata una sua attività prediletta, poi ripresa a pieno ritmo negli anni della pensione. Nel 1984 è stato uno dei fondatori della Cave des Onze Communes di Aymavilles e ne fu il primo presidente fino al 1993. Il 7 aprile del 2005 al Vinitaly di Verona ha ricevuto la Gran Medaglia di Cangrande dall’allora ministro all’Agricoltura Gianni Alemanno. Fu anche presidente del consorzio irriguo di Gressan e del consorzio di miglioramento fondiario Champillon et Derrière la Côte. Di carattere estremamente preciso, all’apparenza burbero, era di intelligenza e spirito fini.
Lascia la moglie Ines, il figlio Flavio con la moglie Fulvia Fiou, i nipoti Matia e Massimiliano e gli affezionati pronipoti Nicolas e Alexis.