Addio a Cesare Cometto, fu presidente degli industriali valdostani alla fine degli anni Ottanta e valorizzò il ruolo di Finaosta

Addio a Cesare Cometto, fu presidente degli industriali valdostani alla fine degli anni Ottanta e valorizzò il ruolo di Finaosta
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E’ mancato nella serata di venerdì scorso, 6 dicembre, a 97 anni Cesare Cometto, ingegnere ed imprenditore, presidente dell’allora Avi, l’Associazione valdostana industriali, oggi Confindustria Valle d’Aosta, dall’ottobre 1985 al maggio 1991. Nato a Giaglione in valle di Susa il 22 gennaio 1927 ed arrivato bambino ad Aosta, nella casa costruita in viale Gran San Bernardo, Cesare Cometto è stato attivo anche successivamente nell’associazione con vari ruoli. Nel corso del suo mandato da presidente gestì la traumatica chiusura di un pezzo della storia industriale valdostana, l’Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin, con il complesso ed i terreni dell’ex acciaieria acquisiti dalla Regione nel 1986 con il successivo insediamento della Conner e di altre aziende. Per Cesare Cometto occorreva procedere a un risanamento e a un consolidamento dell’intero tessuto industriale regionale, segnalando già allora - come oggi - le difficoltà nel reperire manodopera qualificata, quadri intermedi, management tecnico ed amministrativo.

Fu presidente durante gli anni della nascita della Tecdis, nata da un’intesa tra i colossi Olivetti e Seiko per la produzione di schermi a cristalli liquidi per l’informatica. Ma anche della chiusura della MorgexCarbo, con gli spazi affidati a un consorzio di aziende artigianali e in seguito alla Sorgenti Monte Bianco.

Cesare Cometto era un uomo fiducioso nel futuro, convinto sostenitore del ruolo della Finaosta. «Indubbiamente la Finaosta - spiegava - è un importantissimo strumento del credito a medio-lungo termine in Valle d’Aosta, specie in assenza di alternative praticabili e, del resto, anche molte imprese industriali hanno beneficiato dei suoi interventi».

Sempre negli anni Ottanta, Cesare Cometto era stato consigliere dell’Ordine regionale degli ingegneri. Uomo attivo e sportivo, come tutti gli aostani della sua generazione amava lo sci, ricordando le salite invernali da Aosta a Pila. Proprio dopo una gara organizzata dall’Ordine degli Ingegneri venne premiato - dal figlio Corrado - con la «lumaca di legno»: ultimo classificato. Ma lui l’obiettivo vero l’aveva già raggiunto: trascorrere una giornata in compagnia, stare insieme, questo era ciò che gli interessava. Lettore accanito soprattutto di giornali e riviste nella sua casa di via Guido Rey, posizionata tra il campanile di Sant’Orso e i giardini dei ragazzi, per molti anni ha trascorso le vacanze estive a Laigueglia in Liguria, oppure ospite a Gressoney del suo storico socio ed amico Mario Tercinod.

I funerali di Cesare Cometto - vedovo dal 2014 di Graziella Perino e papà di Corrado e Ugo - si sono svolti nel pomeriggio di lunedì scorso, 9 dicembre, ad Aosta nella collegiata dei Santi Pietro e Orso.

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