Addio a Carla Barailler, una vita dedicata agli altri e al lavoro

Addio a Carla Barailler, una vita dedicata agli altri e al lavoro
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Si è spenta nel pomeriggio di sabato 6 gennaio, all’età di 77 anni, Carla Barailler di Gignod. Era ricoverata da 6 anni nella casa di riposo JB Festaz ad Aosta a causa di una malattia neurodegenerativa. A stringere la mano a Carla Barailler durante l’ultimo viaggio verso l’infinito c’erano il marito Franco Pastoret e la loro figlia Milena che, alla mamma, ha dedicato ricordi e ringraziamenti durante i funerali celebrati martedì scorso, 9 gennaio, nella chiesa parrocchiale di Gignod. Carla Barailler era nata a Oyace il 31 ottobre 1948 da Battista Barailler e Prosperina Vial, classe 1892 originario di Oyace lui, classe 1913 originaria di Nus lei (prima di Carla erano venuti al mondo, nel 1932 e nel 1942, i fratelli Siro e Giuseppe) e si era sposata a Gignod all’età di 18 anni con Franco Pastoret, del 1941, originario del villaggio Montjoux di Gignod dove ancora fino a pochi anni fa teneva qualche mucca, galline e maiali. Per lei, Carla, l’uomo e l’amore di una vita trascorsa insieme superando anche momenti difficili come la perdita del figlio Mirko, morto nel 1993 all’età di 15 anni, investito da un un Tir mentre era in motorino a poca distanza della loro abitazione in località La Bedegaz. Donna e madre dal carattere forte, dotata di qualità eccezionali e ormai rare, Carla Barailler, amava cucinare e condividere momenti di allegria durante i pranzi e le cene da lei organizzati per la gioia di parenti e amici. Lavoratrice instancabile, è stata operaia al vivaio forestale di Gignod, poi operatrice sanitaria all'Oberdze di Gignod, alla microcomunitá di Variney e infine al JB Festaz. Con il marito Carlo condivideva anche la passione per il gioco delle bocce e quello della pétanque che praticavano anche ad Andora, in Liguria, dove tanto tempo fa avevano comprato un appartamento per trascorrere l’inverno. Ora Carla Barailler riposa nel cimitero di Gignod accanto al suo adorato figlio Mirko. Come lei voleva che fosse.

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