Adaptations, nuove proteste: secondo gli insegnanti dell’Einaudi «Le criticità non sono risolte, la sperimentazione va interrotta»

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Il collegio docenti della scuola secondaria di primo grado Luigi Einaudi ha espresso all'unanimità parere contrario alla proposta di rimodulazione delle Adaptations, varata dal Consiglio scolastico regionale il 28 dicembre scorso. Gli insegnanti, si legge in una nota, «sono sconcertati per quanto proposto, rifiutano la rimodulazione, ribadiscono la richiesta di interrompere la sperimentazione che porteranno loro malgrado avanti, come indicato dalla Sovrintendenza ad inizio anno scolastico, non per convinzione, ma solo per dovere. Si chiede nuovamente di tornare ai precedenti progetti bi-plurilingui». Secondo il collegio docenti della scuola aostana, riunitosi il 17 gennaio, «la proposta non fa che spostare il problema su altre discipline o ridurre il monte ore senza risolvere le criticità che i docenti hanno più volte evidenziato». Infatti i «minimi benefici di potenziamento linguistico portati dalle Adaptations non giustificano gli enormi problemi organizzativi e le ricadute negative negli apprendimenti».

Inoltre, aggiungono gli insegnanti, «modificare in corso d'anno l'orario scolastico già vincolato in origine dalle Adaptations e riprogettare il percorso didattico crea numerosi problemi all'organizzazione della scuola e non è coerente con quanto presentato alle famiglie». In aggiunta «la proposta di rimodulazione offende la professionalità e la serietà degli insegnanti che, per l'ennesima volta, non sono stati preventivamente consultati in quanto esperti».

Presa di posizione al Corrado Gex

Analogamente il collegio dei docenti dell’Itpr Corrado Gex di Aosta martedì scorso, 23 gennaio, in una nota segnala «le situazioni di oggettiva e severa difficoltà già emerse dall’applicazione in via sperimentale, attuata a partire dallo scorso anno scolastico, di quanto previsto dalla legge sugli Adattamenti dei curricoli scolastici alle necessità locali». Nella nota il collegio si dice «particolarmente preoccupato, in previsione della messa a regime della sperimentazione, dell’approssimazione nell’utilizzo proprio di un linguaggio specifico da parte dei docenti, della diffusa inadeguatezza della competenza linguistica degli allievi, dell’imperfetta applicabilità di materiali didattici, specialmente in alcune discipline, che semplicemente rispondono a matrici culturali e pedagogiche diverse da quelle italiane». Inoltre «la conoscenza della lingua inglese risulta per molti docenti inadeguata (ignorata peraltro quale requisito pregiudiziale prima dell’ultimo concorso per l’immissione in ruolo), fatta eccezione per i rarissimi casi di docenti dotati di una specifica preparazione certificata; nè la collocazione dei corsi organizzati dalla Regione (tre settimane al mattino in orario scolastico) può a buon titolo dirsi strategica». «Nel solco di quanto altre istituzioni scolastiche hanno già segnalato», i docenti dell’Itpr Corrado Gex chiedono «l’interruzione della sperimentazione degli “Adattamenti” e l’apertura di un tavolo di confronto».

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