Ad Ayas i funerali di Stelio “Lello” Frachey

Ad Ayas i funerali di Stelio “Lello” Frachey
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E’ scomparso a soli 69 anni Stelio “Lello” Frachey di Ayas, soprannome di famiglia Lo Mochet, storico gestore di rifugi - per 23 anni il Cai Casale di La Croisette e per 17 anni il Ferraro di Résy - presidente della Consorteria e vicesindaco per una legislatura, dal 1998 al 2003, quando era sindaco Giovanni Alliod. Era nato il 27 giugno 1952 da Amato Frachey e Alina Gaillard, e aveva due fratelli, di cui uno il gemello Roby e l’altro Giansiro del 1947, entrambi già mancati, e due sorelle: Chicca del 1962, che gestisce il negozio Ivat di Antagnod, e Mariangela del 1945. Aveva tanti nipoti: Enrico, Davide e Federico Favre, gestore del rifugio Guide di Ayas al Lambronecca, figli di Mariangela; Ketty e Genny Frachey, figlie di Giansiro; Fabio Frachey, figlio di Roby; Aline e Nadine Obert, figlie di Chicca.

Il 10 novembre 1984, a Saint-Jacques, suo luogo elettivo, aveva sposato Fausta Bo, gestrice con lui dei due rifugi e nota alpinista, nonché co-fondatrice dell’orfanotrofio scuola Sanonani House in Nepal, alla cui causa benefica ha deciso di devolvere eventuali offerte in ricordo di Stelio. Insieme avevano anche contribuito a organizzare la squadra di calcio dell’Evançon, in quanto, entrambi juventini, erano appassionati di sport e di calcio in particolare, e amavano seguire eventi sportivi, soprattutto le partite dei bianconeri allo stadio di Torino.

Stelio Frachey è ricordato da tutti come una persona cordiale, gentile, che aveva tanti amici non solo tra i coetanei ma pure tra i giovani e tra i villeggianti, che avevano avuto modo di conoscerlo visitando i rifugi e con il tempo stringevano una calda amicizia con lui e tornavano regolarmente a trovarlo. Sempre allegro, dinamico e di compagnia, non ha lasciato che la vita gli passasse accanto, ma l’ha colta in pieno; accoglieva tutti a braccia aperte, era generoso e sempre disponibile a chiacchierare. Tutti lo ricordano con piacere, anche per l’innato senso di ospitalità e per i suoi sorrisi. Quando nel mese di ottobre, una volta chiuso il rifugio, la moglie Fausta partiva per le spedizioni alpinistiche e i suoi lunghi trekking in Nepal, Sudamerica, Argentina e Patagonia, Stelio Frachey riprendeva il filo delle sue amicizie locali. E’ stato anche molto attivo nel sociale: oltre che volontario nei Vigili del Fuoco, di cui è stato uno dei fondatori nel 1977, fu pure apprezzato presidente della Consorteria Magnéaz Champoluc Rovinal per più mandati.

Il Rosario è stato recitato ieri, venerdì 20, alle 18, nella Grotta di Saint-Jacques, mentre i funerali vengono celebrati oggi, sabato 21, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di Sant’Anna a Champoluc.

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