Ad Arnad quest’anno niente fuoco di San Pietro e Paolo
Nella serata di martedì scorso, 29 giugno, tutta la Valle d’Aosta si è accesa delle luci dei fuochi di San Pietro e Paolo. Non proprio tutta in realtà. Ad Arnad la grande catasta di legna che sarebbe dovuta ardere per rinnovare la tradizione giaceva intatta la mattina seguente nel piazzale di fronte al Ristorante La Kiuva. Nelle ultime settimane, in tanti avevano portato tronchi e ramaglie per alimentare le fiamme del rogo. Così tanti che qualcuno ha iniziato a storcere il naso di fronte a quel mucchio che cresceva sempre di più: chissà se la pur provata maestria dei fuochisti avrebbe saputo anche quest’anno contenere le fiamme senza che creassero pericoli e danni alle proprietà altrui? Dibattiti e discussioni hanno tenuto banco in paese e alla fine è prevalsa la linea della prudenza. Niente fuoco, quindi, e la catasta è rimasta lì a testimoniare la grandezza - questa volta per qualcuno un po’ eccessiva - dell’amore di Arnad per le sue tradizioni.