Ad Aosta torna la Fiera di Sant’Orso con 999 artigiani nel centro storico

Quasi 1.000, il limite massimo di iscritti, sono gli artigiani che parteciperanno alla Fiera di Sant’Orso numero 1.023, che torna a svolgersi nelle date tradizionali, lunedì 30 e martedì 31 gennaio. Gli iscritti nei settori tradizionale ed equiparato sono 766 e 204 quelli del settore non tradizionale, 29 le scuole e i corsi di artigianato, per un totale di 999. Dopo le “prove generali” a Donnas domenica scorsa, «Ci ritroviamo con pieno entusiasmo. - commenta l’assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro Luigi Bertschy - Non ci siamo persi di vista anche negli anni di difficoltà e torniamo a pieno regime grazie alla collaborazione tra diversi Assessorati e con il Comune di Aosta, perché la Foire è di tutti».

Anche l’evento conclusivo sarà particolare: il concerto finale della fiera di Sant’Orso con Katia Perret “Le fil du temps”, martedì 31, alle 20.30, sarà infatti ospitato al Teatro Splendor, nel calendario della Saison Culturelle.

Aumentati i treni

Treni potenziati, per chi arriva dalla bassa Valle o da fuori Valle, biglietto di rientro gratuito per chi transita dal Traforo del Gran San Bernardo. E ancora, i Punti Rosso Neri per la ristorazione, in collaborazione con le Pro Loco, il senso unico fin dalla mattina per agevolare il percorso di visita, il conteggio con sensore dei visitatori che entrano nei padiglioni, quello dei professionisti in piazza Chanoux e quello enograstronomico in piazza Plouves, oltre una novità: la start up ParkForFun permetterà il “digital parking” durante la Foire de Saint Ours che si terrà ad Aosta, cioè i vistatori potranno prenotare il posto per l’auto al costo di 2 euro e per il bus a 10 euro, tramite la piattaforma Parkforfun.com, dal sito lasaintours.it.

Le operazioni organizzative costano quest’anno alla Regione 435mila euro, mentre per la promozione della Millenaria sono investiti dall’Assessorato regionale del Turismo 65mila euro per la pubblicità in particolare nel nord Italia, in Svizzera e in Francia.

Il ciondolo di Dario Coquillard

Il marca burro è il soggetto in miniatura che è stato scelto per il ciondolo simbolo dell’edizione 1.023. Realizzato dal maestro artigiano Dario Coquillard, è disponibile in 6 essenze legnose e si potrà acquistare durante la Fiera. In più, in uno spazio espositivo allestito nel padiglione di piazza Plouves, sarà possibile ammirare la collezione privata dei ciondoli realizzati dal 1962 per la Fiera di Sant’Orso e raccolti con passione da Roberto Mazzitelli.

Gli orari del padiglione di piazza Plouves, e quindi dell’esposizione sono sabato 28 e domenica 29 gennaio dalle 10 alle 19, lunedì 30 e martedì 31 gennaio dalle 8 alle 19.

Torna la magia della Veillà

Tornano ad aprirsi le crotte del centro storico per la “veillà” di lunedì 30, torna anche la La Veillà di Petchou, alla sua 17esima edizione, lunedì 30 alla Cittadella dei Giovani, dalle 14 alle 18, con l’ormai tradizionale danza sul fieno. Sono previsti anche la la rappresentazione teatrale “Il pianeta lo salvo io” e i mini laboratori di falegnameria didattica, organizzati dal Museo dell’artigianato valdostano di tradizione di Fénis.

Viene inoltre prolungata la mostra di Carlo Gadin “Andamenti sinuosi”, da da sabato 28 a martedì 31 gennaio, nella Collegiata dei santi Pietro e Orso (ingresso gratuito dalle 10 alle 17).

Foire tecnologica

In piazza Chanoux saranno predisposti due “punti selfie” da sabato 28 a martedì 31 gennaio, 2 sculture social realizzate da Peter Trojer e Andrea Celestino accanto a cui fotografarsi per partecipare alla “social challenge”. Le sculture sono state sponsorizzate da Skyway Monte Bianco e Cva energie. Infine, sarà ospite speciale della Fiera di Sant’Orso Alberto Cavalli, direttore della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano, in collaborazione con l’IVAT, nella giornata di lunedì 30 gennaio.