Ad Aosta le Olimpiadi di Scienze della Terra
Si sono svolte da giovedì 25 a mercoledì 31 agosto ad Aosta, le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra. La 15esima edizione, ancora una volta online a causa delle incertezze del quadro sanitario, è andata in scena all’Istituto Manzetti. La manifestazione è stata organizzata dall’Igeo, l’International Geoscience Education Organisation con il supporto del Ministero dell'Istruzione, dell’Anisn, Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali, della Regione, della Società Geologica Italiana, dell'Egu - European Geological Union e dell'Edu-Inaf che ha predisposto una delle verifiche in collaborazione con l'Osservatorio Astronomico della Valle d'Aosta e che, con l'Università di Milano, è stata protagonista delle lectio magistralis, raggiungendo dall'osservatorio di Saint-Barthélemy e dalla Skyway di Courmayeur, un pubblico internazionale.
Le prove, elaborate dalla coordinatrice nazionale delle Olimpiadi delle Scienze della terra per Anisn Susanna Occhipinti, hanno cercato di valutare sia le competenze che le conoscenze dei partecipanti. Il test, i Data Mining e i diversi esami proposti hanno sorriso all’Italia che hanno ottenuto 12 medaglie. Nel Data Mining Test dove gli studenti dovevano ricavare informazioni da dati vari, in temi e contesti diversi gli azzurri hanno conquistato 3 argenti grazie a Matteo Oldani di Magenta, Paolo Basso di Roma e Erica Marcotullio di Fénis. Nella medesima gara sono arrivati anche 5 bronzi con Matteo Trombetta di Monza, Django Mirko Darren di Reggio Emilia, Alessandro Beretta di Vimercate, Caterina Asquini di Udine e Amina Charraki di Ispica. Nell'Earth Science project, una prova nella quale, divisi in squadre per nazioni, i ragazzi dovevano analizzare le complesse conseguenze del riscaldamento globale: il nostro Paese ha vinto 1 oro con Amina Charraki, due argenti con Erika Marcotullio e Matteo Trombetta e un bronzo con Caterina Asquini.