“Ad alta voce 2”, un progetto di Framedivision alla Galleria d’arte Inarttendu

“Ad alta voce 2”, un progetto di Framedivision alla Galleria d’arte Inarttendu
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I racconti, le voci, sono tornati nei luoghi che hanno ispirato la loro creazione: via Martinet, ad Aosta, e la galleria d'arte Inarttendu, che ha tenuto le luci accese fino alle 21.30 di mercoledì, scorso, 29 settembre. L'occasione speciale è stata la presentazione dell'evento conclusivo di "Ad alta voce 2", seconda edizione del progetto ideato da Alexine Dayné e Alessio Zemoz di Framedivision e pubblicato su https://www.framedivision.com/vocalclub/ad-alta-voce, grazie ai fondi del bando "1-2021" della Struttura Politiche educative dell'Assessorato regionale dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate. Giulia Corniolo, Loredana Iannizzi, Valentina Pontiggia, Chiara Zoja ed Alice Zoja tra lunedì 9 agosto e giovedì 21 settembre si sono incontrate per 7 volte nella galleria d'arte, messa a disposizione da Luciano Seghesio e Daniela Grivon. «Dopo la prima edizione del 2020 in collaborazione con il SerD - riferisce Alexine Dayné - questa volta sono stati loro i nostri partner: ci hanno ospitati nella galleria, qui abbiamo creato e registrato i testi, anzi alcune delle ragazze stanno pensando di avvicinarsi alla recitazione». Ai partecipanti è stata dedicata un’attività laboratoriale di educazione e formazione mirata allo sviluppo e all'autonomia della persona, attraverso lo strumento di elaborazione delle esperienze personali, della scrittura creativa e della realizzazione di prodotti in formato audio. «Mi ha colpito sentire la mia voce registrata» afferma Chiara Zoja e Giulia Corniolo le fa eco: «Abbiamo raccontato cose inaspettate e usato parole che non usiamo di frequente». «Mi sono dedicata alla storia di un passante, il signor Piero, e mi sono molto divertita» aggiunge Alice Zoja. Loredana Iannizzi sottolinea: «Nel gruppo sono la più grande, mi sono voluta regalare questo laboratorio, ho amato le attività che mi hanno proposto, molto creative». Valentina Pontiggia conclude: «Senza accorgermene, nel mio testo sono arrivata a parlare di un animale salvato da qualcuno, una situazione in cui mi sono trovata quando ho cercato di salvare una rondine raccolta per strada».

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