Ad agosto presenze turistiche in crescita solo perché prima non esistevano gli affitti brevi: alberghi in calo
La Valle d’Aosta del turismo celebra un nuovo record con i dati del mese di agosto ma nessuno analizza che l’incremento è figlio principalmente degli alloggi che un anno fa non rientravano nelle statistiche, perché semplicemente “non esistevano”. Da quando è entrata in vigore la nuova normativa regionale ben 3.920 sono stati i codici assegnati e pertanto 3.920 nuove attività di accoglienza turistica si sono affiancate ai tradizionali alberghi, campeggi, rifugi, chambres d’hotes e bed and breakfast già censiti in precedenza dall’Amministrazione regionale e in regola con le leggi dello Stato per la trasmissione dei dati degli ospiti.
Quindi il segno positivo, per il 12 per cento negli arrivi, dato importante, porta il totale dei turisti in Valle d’Aosta ad agosto dai 217.928 del 2023 ai 243.063 del 2024, con una permanenza media che però scende leggermente a 3,2 notti, e un incremento delle presenze da 712.502 a 772.515. In particolare gli arrivi di italiani, raffrontando agosto degli ultimi 2 anni, passano da 133.398 a 144.366 con un più 8 per cento, rispetto al più 17 degli stranieri, clientela che è più orientata verso gli alloggi ad uso turistico, che passano da 84.520 e 98.697.
Che la stagione estiva dopo un giugno basso e un luglio che, a livello regionale non poteva non risentire dei danni di Cogne e di Breuil Cervinia, non sia stata stratosferica come le cifre potrebbero fare supporre è il dato relativo agli alberghi, che rappresentano il 43 per cento delle scelte su cui si indirizzano i turisti. Le presenze a livello alberghiero ad agosto sono calate di 22.130 unità, pari a 6 per cento, praticamente una percentuale analoga a quella di luglio 2024. Ciò a fronte di un aumento in valore assoluto di 67.763 presenze negli alloggi ad uso turistico, numeri che spiegano la crescita a livello regionale di 60.013 presenze che a questo punto sono tutte da imputare a realtà che fino ai mesi scorsi non venivano censite, perché non iscritte all’anagrafe regionale con il loro codice.
Nessuna categoria degli alberghi valdostani è stata risparmiata dal calo in agosto, addirittura i 4 stelle hanno perso ben il 10 per cento. Stabili gli agriturismi e le chambres d'hôtes, in calo del 13 per cento i bed and breakfast tradizionali, quindi con il servizio di colazione, in crescita del 7 per cento i campeggi e del 9 i rifugi, è proprio il dato dell’occupazione alberghiera a preoccupare di più, considerati gli investimenti necessari a mantenere questo tipo di strutture sul territorio.
I numeri di agosto confermano anche che è la zona di Aosta quella con la maggiore clientela che sceglie gli alloggi ad uso turistico, esattamente il 35 per cento dell’intera regione, con 23.691 presenze, peraltro confermate da chi osserva nelle vie della città un movimento crescente di persone con bagagli al seguito. Al secondo posto, con 11.859 presenze, il comprensorio del Gran Paradiso, 18 per cento sul totale, ma una permanenza media di 7,3 notti rispetto alle 4 di Aosta, dove l’ospitalità è soprattutto concentrata nei fine settimana.
A livello regionale, nell’ambito dell’intera offerta turistica, i lombardi con 196.662 presenze sono i nostri migliori clienti, seguiti dai piemontesi a 107.903, quindi liguri a 69.047, emiliani a 43.208 e laziali a 41.893, sesti i toscani a 33.215. Come stranieri primo posto sempre per i francesi con 51.992 presenze, di gran lunga sui Paesi Bassi a 23.860, con i tedeschi terzi a 17.519 e gli svizzeri quarti a 14.988 e il potere d’acquisto più interessante di tutti, quinti a 14.377 gli spagnoli e sesti, dato molto interessante, a 13.209 gli statunitensi.
Per concludere le presenze nelle varie località. Courmayeur è in vetta con 124.172, seguita da Cogne a 47.129, tallonata da vicino da La Thuile a 45.670, quarta Ayas a 43.420, quinta Aosta a 39.514, sesta Breuil Cervinia a 37.015 ma con Valtournenche andrebbe al secondo posto a 61.517, così come le Gressoney, Saint-Jean a 26.196 e La-Trinité a 23.401, che sommate raggiungono 49.597 presenze. Al decimo posto Saint-Vincent con 22.055.
CIN, un nuovo adempimento
C’è tempo fino a sabato 2 novembre per i titolari delle strutture turistiche, compresi gli alberghi e gli alloggi, per richiedere il CIN, il nuovo codice ministeriale che sarà da esporre. Lunedì scorso l’Assessorato regionale del Turismo ha inviato una comunicazione a tutti gli utenti registrati per comunicare le modalità ed ha evitato di farlo prima in modo da non intralciare con ulteriori adempimenti l’attività nel pieno della stagione. A livello di Valle d’Aosta rimarrà comunque obbligatorio il CIR per gli alloggi turistici (già 3.920 quelli rilasciati) visto che il CIN si giustifica soprattutto per un controllo nelle grandi città come Roma, Firenze, Milano e Venezia, non nella nostra regione dove il CIR compie già la funzione.