Ad agosto 80mila accessi negli uffici del turismo “Giusto che rimangano aperti anche quelli piccoli”

Ad agosto 80mila accessi negli uffici del turismo “Giusto che rimangano aperti anche quelli piccoli”
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Nel corso del mese di agosto, oltre 80mila persone sono entrate in uno degli uffici di informazioni turistiche sul territorio valdostano. Un “esercito” di villeggianti intercettato dal personale dell’Office du Tourisme che ha potuto rispondere alle domande e fornire suggerimenti su cosa visitare. I numeri sono leggermente in calo rispetto allo scorso anno (per la precisione si è passati da 84.062 a 80.283) ma le variazioni sono da prendere con una certa approssimazione perché gli accessi vengono raccolti da lettori ottici all'ingresso degli uffici e possono essere soggetti a imperfezioni (ad esempio il sensore di Cervinia ha avuto giorni di malfunzionamento e non ha registrato una parte delle presenze) oppure essere condizionati da eventi particolari (se magari in un ufficio si vendono anche i biglietti per una manifestazione, è normale che i numeri segnino un “picco” improvviso).

Con tutta la cautela del caso, è interessante analizzare i dati. La parte del leone la fa naturalmente ancora l’ufficio di Aosta con 18.430 accessi (rispetto ai 22.636 del 2023), seguito da Courmayeur (14.679), Cogne (12.244), Breuil-Cervinia (8.197), Champoluc (7.647), Gressoney-Saint-Jean (5.517), Antey-Saint-André (3.402), Valtournenche (3.345), Gressoney-La-Trinité (3.253), Brusson (1.573), Saint-Vincent (1.078) e Pont-Saint-Martin (918).

“Boom di turisti spagnoli E Aosta è una destinazione”

L’Ufficio di informazioni turistiche alla Porta Pretoria ad agosto è una sorta di “termometro” per l’intera regione. «Entrano in particolare per chiedere informazioni sui monumenti di Aosta. - spiega lo storico collaboratore dell’ufficio Maurizio Distasi - Le visite ai punti di interesse della città sono molto aumentate in questi anni e funziona decisamente bene il biglietto cumulativo, anche se naturalmente quest’anno non comprende il Teatro romano, visto che è chiuso per lavori. Aosta un tempo era soprattutto un punto di appoggio per i turisti. Ora sono numerosi quelli che vengono proprio per visitare la città. In questo senso, un monumento che riscuote un grande successo e che è sempre ai primi posti nei commenti su Tripadvisor è il criptoportico, un luogo molto suggestivo, particolarmente valorizzato dalla Soprintendenza in questi ultimi anni. Certo, c’è chi rimane deluso dal fatto di non poter accedere al teatro (anche se indichiamo il modo per vederlo comunque, anche se da lontano) e di trovare l’Arco d’Augusto impacchettato ma è l’occasione per informare le persone sugli eventi in programma per l’anniversario di fondazione di Augusta Pretoria nel 2025». «Quest’anno c’è stato un vero boom di spagnoli, sono tantissimi. - prosegue Maurizio Distasi - E poi i francesi, che continuano ad arrivare anche dopo la chiusura del tunnel, svizzeri, belgi. Negli ultimi giorni ci sono stati diversi israeliani, anche se in questo caso si parla naturalmente di numeri piccoli. Oltre ai monumenti di Aosta, è molto richiesta la SkyWay. Sicuramente il nostro lavoro è cambiato molto: una volta ad agosto si passava il tempo a cercare stanze di albergo; ora chi arriva ha già trovato dove dormire sui portali online, compreso il nostro “Booking Valle d’Aosta”, oltre agli altri. Un’altra cosa che si è modificata è che la presenza turistica si è “spalmata” in periodi che un tempo erano di bassa stagione, come i fine settimana di ottobre. I numeri di agosto, però, continua a farli solo agosto”.

I “numeri” degli uffici Il caso di Pont-Saint-Martin

Negli anni e mesi scorsi è saltuariamente finito al centro delle polemiche l’ufficio di Pont-Saint-Martin, i cui numeri secondo alcuni non giustificherebbero l’apertura continuativa. Prendendo in considerazione l’intero anno, all’ufficio di Pont si rivolgono circa 5.000 turisti (rispetto ai 100mila di Aosta, ai 50mila di Courmayeur e agli oltre 350mila complessivi). Cioè meno di 14 persone al giorno in media, assistite da 2 dipendenti. «Bisogna chiarire che i dipendenti degli uffici del turismo sul territorio non si occupano solo di “front office” ma anche di raccogliere, controllare e caricare tutti i dati della banca dati turistica della Valle d’Aosta, ovvero ciò che finisce poi sul sito LoveVdA e sulla app VdA Events. - sottolinea il direttore dell’Office Régional du Tourisme Davide Jaccod - E’ evidente che ci sono uffici, come quello di Aosta, in cui la parte di “front office” è preponderante e altri, come quello di Pont-Saint-Martin, in cui il grosso del lavoro è quello del “back office”. Tutti i dipendenti dell’Office, da Gressoney a LaThuile, raccolgono i dati turistici dal proprio territorio di riferimento e si occupano inoltre di cose specifiche. Solo per fare qualche esempio, l’ufficio di Saint-Vincent gestisce buona parte del portale “Booking VdA” e le iscrizioni per le attività relative alla Via Fracigena e al Cammino Balteo; quello di Pont-Saint-Martin raccoglie gli eventi per LoveVdA da Champorcher fino alla metà della valle di Gressoney e di tutto il fondovalle. Sono lavori che, invece di fare in un ufficio chiuso al pubblico, si svolgono in un presidio che rimane anche aperto come punto di riferimento verso l’esterno. Tutto è organizzato in modo dinamico, facendo fare la maggior parte del lavoro in “back office” negli uffici che in quel momento sono più scarichi dal punto di vista del “front office”, sulla base di un’attività coordinata a partire dal centro. In quest’ottica, secondo me ha senso mantenere come presidio anche un ufficio che fa 5.000 passaggi all’anno». L’Office du Tourisme è un ente pubblico autonomo rispetto alla Regione. Ha 45 dipendenti, di cui 35 sul territorio e una decina nella sede amministrativa, tutti assunti tramite concorso. «Credo sia giusto che il personale non sia stagionale ma professionalizzato» conclude Davide Jaccod.

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