Accordo sui fondi per la remunerazione al personale impegnato nell’emergenza
L'Usl e le rappresentanze sindacali del comparto hanno siglato l'accordo integrativo aziendale per la ripartizione delle somme destinate alla remunerazione del personale impegnato nell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Sono 1.454 i lavoratori interessati, a cui andrà una indennità una tantum. Trecento dipendenti (in fascia di “disagio” alta) riceveranno 900 euro ciascuno, 783 (fascia di “disagio” media) 728 euro e a 371 (fascia di “disagio” bassa) andranno 500 euro. L'importo complessivo netto dell'indennità è di 1 milione 25mila 552 euro, assegnato in base alla legge regionale 10 del 3 dicembre 2020. «L'accordo - si legge in una nota dell’Usl - è destinato al personale dipendente del comparto che ha assolto complessivamente - nel trimestre marzo-aprile-maggio 2020 - ad almeno il 50 per cento del debito orario istituzionale, conteggiando nel monte ore considerato i giorni di assenza per infortunio Covid certificati dall'Inail ed escludendo le ore di servizio rese in modalità smart working e la graduazione delle indennità agli aventi diritto, differenziata per fasce finalizzata a premiare il disagio occorso ai lavoratori che hanno prestato servizio in un contesto problematico e complesso come quello determinatosi dal diffondersi del Covid-19, garantendo il regolare svolgimento delle attività assistenziali/tecniche/amministrative indifferibili».