Accompagnatore di media montagna e una casa comune per le professioni «in quota»
Un incontro informale tra il presidente dell’Associazione valdostana dei maestri di sci Beppe Cuc, il presidente dell’Unione valdostana guide d’alta montagna (Uvgam) Ezio Marlier ed il presidente della Regione Erik Lavevaz si è svolto lunedì scorso, 12 luglio, per sensibilizzare la Regione sulle questioni che riguardano le professioni legate alla montagna, tra incertezze relative alla ripartenza della stagione invernale, dopo lo stop forzato della scorsa, e nuovi progetti per il futuro dei maestri di sci e delle guide, che devono «remare» insieme per valorizzare il turismo in Valle d’Aosta e per avere un riconoscimento anche all’estero.
Internazionalità sottolineata anche dall’invito di sabato 10 luglio per i duecento anni della compagnie des guides de Chamonix, quando le guide francesi, quelle della società di Courmayeur, dell’Uvgam e l’assessore regionale al Turismo Jean-Pierre Guichardaz si sono incontrati «in quota», sulle nevi del Monte Bianco.
Tra gli argomenti dell’incontro di lunedì scorso anche una sorta di bilancio annuale sulle attività formative che coinvolgono entrambe le categorie in questo periodo. «Sono stati poi toccati altri temi - ha spiegato Beppe Cuc - e tra questi la necessità di realizzare corsi per gli accompagnatori di media montagna, questione di cui si discute da anni. Pare che vi sia la volontà da parte dell’assessore Jean-Pierre Guichardaz di creare questa figura riconosciuta anche a livello europeo. Sarebbe uno sbocco lavorativo importante per i giovani, che potrebbero così alternare l’attività di maestro di sci in inverno a quella di accompagnatore di media montagna in estate. Una figura, ideale in Valle d’Aosta, che farebbe incontrare la domanda della clientela con le esigenze lavorative dei valdostani». Un’altra iniziativa - di cui si parla da quasi trent’anni - è l’idea di riunire tutte le professioni legate alla montagna in un’unica associazione, La Maison de la Montagne, già esistente in Svizzera, Francia e Austria. Un polo di riferimento, che consentirebbe alle diverse professionalità di creare sinergie anche ai fini formativi. «E’ stata ribadita la volontà e la disponibilità da parte del presidente Erik Lavevaz di trovare una soluzione e una sede per questo progetto» riferisce Beppe Cuc.
«Trovo straordinario che vi sia una totale collaborazione tra maestri di sci e guide alpine» commenta il presidente delle guide alpine valdostane Ezio Marlier. «Mi fa molto piacere che il presidente Beppe Cuc mi coinvolga in questi progetti. Un’unica sede che rappresenti le professioni della montagna, inclusi gli istruttori di mountain bike e di rafting, per ora è solo un’idea, però sarebbe un progresso importante verso un riconoscimento delle diverse categorie, che sono la base del turismo montano e che dovrebbero rappresentare un’élite. Esserci trovati per confrontarci è un primo passo. Spero che Erik Lavevaz abbia la voglia e la forza di condurre in porto il progetto».
Anche la possibilità di creare la figura professionale dell’accompagnatore di media montagna sarebbe fondamentale, secondo Ezio Marlier, per proiettarsi verso un turismo internazionale: «Non avere questo profilo - poiché la guida naturalistica è una figura strettamente regionale, che in Francia non è riconosciuta - ci mette in difficoltà nella concorrenza con l’estero, dove tale titolo esiste ed è spendibile pure in Italia. Abbiamo affrontato il discorso con gli assessori regionali al Turismo Jean-Pierre Guichardaz e alle Politiche del lavoro Luigi Bertschy, con i quali si sta studiando un percorso comune. Andrebbero riconosciuti dei crediti per chi ha già competenze specifiche. Vorrebbe dire vivere di turismo e sfruttare il territorio, anche in ottica professionale, per tutto l’anno. Con i due assessorati il percorso è già avviato, stiamo ipotizzando soluzioni comuni».