Accesso abusivo a sistemi informatici: patteggiano
Il procedimento penale a carico del maresciallo della Guardia di Finanza Diego Scida, 48 anni, e dell'amico imprenditore Gabriele Sanlorenzo, 45 anni, di Courmayeur, si è chiuso con l'archiviazione dell'ipotesi di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e il patteggiamento per accesso abusivo a sistemi informatici.
Al sottufficiale, il gup di Torino Manuela Accurso Tagano giovedì 23 marzo ha inflitto 1 anno di reclusione, con la sospensione condizionale, mentre al socio amministratore della Mont Blanc Services 5 mesi e 10 giorni di reclusione, sostituiti con la pena pecuniaria di 12mila euro di multa.
Secondo il giudice, Diego Scida, come pubblico ufficiale, ha svolto per ragioni non riconducibili ai propri doveri istituzionali diversi accessi a sistemi informatici protetti da misure di sicurezza (Aci-Pra, Serpico, Sister Agenzia del Territorio e Telemaco), violando i doveri connessi alla sua funzione. Lo ha fatto anche su richiesta di Gabriele Sanlorenzo, che conosceva la sua qualifica e la sua funzione. A settembre dello scorso anno erano finiti ai domiciliari con un'ordinanza che faceva riferimento anche un'ipotesi corruttiva, poi caduta: la contropartita di un alloggio a Courmayeur concesso a titolo gratuito da Gabriele Sanlorenzo a Diego Scida dal 2019. A fine settembre entrambi erano tornati in libertà. Il maresciallo Diuego Scida, all'epoca dei fatti contestati in servizio alla Tenenza del Gran San Bernardo, era stato sospeso e per l'imprenditore Gabriele Sanlorenzo era scattato il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione. Queste misure erano poi state revocate il 13 gennaio scorso. Diego Scida è quindi rientrato in servizio, in attesa delle eventuali determinazioni disciplinari.
Le indagini della Procura di Torino sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Aosta.