Accelera il restauro dei beni culturali per il compleanno di Aosta nel 2025
In una conferenza stampa convocata nella saletta di Palazzo regionale, ad Aosta, martedì scorso, 28 marzo, l’assessore regionale per i Beni e le attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz e la Soprintendente per i beni e le attività culturali Cristina De la Pierre hanno presentato un aggiornamento sui lavori e sui restauri in corso nei siti culturali regionali. «Il 2025 è una scadenza importante, anno in cui Aosta celebrerà i 2050 anni dalla sua fondazione avvenuta nel 25 a.C., - ha sottolineato l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - un appuntamento che richiede la massima attenzione affinché il patrimonio culturale urbano, senza dubbio uno dei principali biglietti da visita di Aosta, venga valorizzato in un equilibrato e armonico dialogo col tessuto urbano circostante». Dal progetto sul comparto urbano di “Aosta Est” al restauro dell’Arco di Augusto, dal riallestimento del Museo Archeologico Regionale al miglioramento della zona di accoglienza del Criptoportico fino ai grandi cantieri dell’Area megalitica, del nuovo Ospedale e di Palazzo Roncas, «La città di Aosta - ha aggiunto l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - è al centro di un vasto programma di interventi che esalterà l’identità e potenzierà l’attrattiva del patrimonio culturale urbano».
In particolare per quanto riguarda l’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, la cui riapertura è stata nuovamente rinviata, l’assessore Jean-Pierre Guichardaz ha precisato che coesistenza cantiere e presenza visitatori «A maggio l'area sarà consegnata. Poi, come sempre succede, interverranno altri enti indipendenti: Vigili del Fuoco, Usl e varie commissioni. Contiamo in una rapida e attenta valutazione, in tempi congrui e rapidi per lo studio della situazione, in modo da ottenere l'emissione di questi certificati per l'apertura dell'area. Noi abbiamo messo come data limite il 10 novembre, il giorno prima della festa di Saint-Martin-de-Corléans. Qualora i certificati dovessero arrivare prima, non si esclude che si possano organizzare delle visite al cantiere».
Chiusa dal marzo 2022, l'Area megalitica avrebbe dovuto riaprire alla fine dell'estate dello scorso anno, quindi l'11 novembre scorso e poi il prossimo 1° luglio. Un provvedimento della scorsa settimana ha annunciato l'ulteriore slittamento al novembre prossimo. I lavori in corso andranno ad aumentare la superficie di ulteriori 5.000 metri quadrati, portandola a oltre 11.000 metri quadrati. «Quest'area - ha evidenziato l’assessore Guichardaz - ospiterà decine di stele di una valore grandissimo. Non l'abbiamo aperta perché abbiamo voluto evitare la coesistenza di aree cantiere con una frequentazione parziale del pubblico: abbiamo fatto la scelta di destinarla ad attività di allestimento». Quindi l’assessore Jean-Pierre Guichardaz ha ammesso che nonostante sia «Un sito di interesse internazionale, dall'apertura ha faticato un po' a decollare. È un motivo per cui i lavori fatti all'interno del sito hanno lo scopo di aumentarne l'appeal, creando dei percorsi paralleli per generare interesse».
La conferenza è stata, inoltre, l’occasione per fare il punto sui lavori in corso nei castelli di Quart, Issogne e Sarriod de La Tour, nei quali si stanno conducendo attività di restauro e valorizzazione che andranno a migliorare le modalità di fruizione di questi siti e ad ampliare l’offerta culturale regionale.
Per quanto riguarda le attività espositive della città di Aosta, è stata comunicata l’apertura della mostra “Joan Mirò. È quando sogno che vedo chiaro”, che sarà visitabile da sabato 29 aprile a domenica 1° ottobre nella la sede espositiva del Museo Archeologico Regionale di Aosta.