A Verrès la Collegiata chiude per un mese per rifare impianto elettrico e illuminazione
Concluse le funzioni del periodo pasquale, la Collegiata di Sant’Egidio a Verrès si appresta a chiudere momentaneamente le porte ai fedeli - fino alla fine di aprile, o al massimo alla metà del mese di maggio - per il proseguimento degli interventi già avviati lo scorso anno.
«Martedì prossimo, 6 aprile, - afferma il parroco don Alessandro Venturin - saranno avviati i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico interno, con anche il posizionamento dei nuovi corpi illuminanti». Ad essere incaricata dell’intero progetto è l’architetto Mariagiovanna Casagrande, coadiuvata dalla responsabile dell’Ufficio Diocesano dei Beni culturali Roberta Bordon e sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali.
Per quanto riguarda le risorse finanziarie messe in campo, i lavori già conclusi sono stati possibili grazie ai fondi provenienti dall’8 x 1000 alla Chiesa Cattolica e ad un contributo stanziato dalla Regione, oltre che dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. «Nel novembre dello scorso anno, infatti, - prosegue don Alessandro Venturin - sono stati terminati gli interventi per ristrutturare la facciata e le capriate del tetto della Collegiata. Affiancate a queste opere sono il restauro conservativo della finestra gotica della cappella degli Challant». Il complesso della Collegiata è costituito da diversi edifici dei quali in questi ultimi 2 anni si è provveduto al rifacimento dei tetti.
In attesa anche della presentazione ufficiale del libro di Ezia Bovo “Saint-Gilles Sant’Egidio 1000 anni della Prevostura diventata Abbazia”, ora prenotabile on line, don Alessandro Venturin conclude così: «Far sorgere meraviglia a chi si trova a passare o fermarsi a Verrès è stato il desiderio che ha smosso la costruzione di questo sito e così vorrei fosse nuovamente, completandone questa prima fase di manutenzione». In tutto il costo dei lavori ammonta a circa 268mila euro. Per completare quelli all’impianto elettrico mancano ancora 50mila euro ovvero la spesa per i fari e i punti luce: «Ci stiamo muovendo per coprire tale cifra, senza dimenticare che anche le donazioni personali sono possibili e importanti» conclude il parroco.